Titolo: Ancora sui lecci che la Maffei vuole abbattere

Nella vicenda “abbattimento dei 750 lecci” della via d’Acqua nel Parco della Reggia occorre fare altre considerazioni. E’ bene ricordare che il Parco della Reggia è un giardino storico e soggetto, tra l’altro, alla Carta dei giardini storici detta “Carta di Firenze”, Comitato internazionale dei giardini e dei siti storici ICOMOS-IFLA Riunito a Firenze il 21 maggio 1981. Questo Comitato internazionale dei giardini storici ICOMOS-IFLA ha deciso di elaborare una carta relativa alla salvaguardia dei giardini storici che porterà poi il nome di questa città. Questa carta è stata redatta dal Comitato e registrata il 15 dicembre 1981 dall’ICOMOS con l'intento di completare la "Carta di Venezia" in questo particolare ambito. All’art. 15 si legge testualmente: “Ogni restauro e a maggior ragione ogni ripristino di un giardino storico dovrà essere intrapreso solo dopo uno studio approfondito che veda dallo scavo alla raccolta di tutta la documentazione concernente il giardino e i giardini analoghi, in grado di assicurare il carattere scientifico dell'intervento. Prima di ogni intervento esecutivo lo studio dovrà concludersi con un progetto che sarà sottoposto ad un esame e ad una valutazione collegiale”. Seconda considerazione. Dobbiamo evitare uno scontro tra il sapere ufficiale, adottato in questa circostanza dalla dr.ssa Maffei invitando a un dibattito docenti agronomi specializzati in orticoltura, frutticoltura o laureati in lettere o economisti, come conoscenza accreditata e la scienza civica, rappresentata in questo caso dalle associazioni ambientaliste, dalla società civile e da chi ha competenza in materia, ivi compresi architetti del paesaggio, ecc. Vale, a questo punto, rilevare che la Democrazia, che chiameremo in questo specifico caso, democrazia deliberativa, passa attraverso il confronto tra questi due saperi, tanto importante quanto più la questione è stata politicizzata e da certa stampa, sempre prona a magnificare chi governa, che ha voluto ricordare come le scelte passate effettuate per il monumento sono state sempre all’altezza di chi aveva la responsabilità. Sappiamo bene che è totalmente falso. A maggior ragione occorre ascoltare chi, nella società civile, una volta tanto, ha qualcosa da dire. Giuseppe Messina – già assessore all’ecologia e all’ambiente Caserta.