Titolo: Crisi in Ucraina: Due pesi e due misure

Ecco le dichiarazioni del presidente del consiglio Draghi: “Nella notte Israele ha avviato una offensiva militare contro il territorio palestinese da più parti e con lo scopo di distruggere le principali installazioni di difesa delle Alture del Golan, della Penisola del Sinai, la Striscia di Gaza e la Cisgiordania, almeno inizialmente. L’apparato militare di Gerusalemme si è mosso in modo coordinata con incursioni aeree, terrestri, anfibie focalizzati sugli obiettivi di maggiore importanza. La Palestina è una nazione amica. È una democrazia colpita nella propria legittima sovranità. Voglio esprimere la solidarietà piena e incondizionata del popolo e del governo italiano al popolo palestinese e al presidente Maḥmūd ʿAbbās. Quanto succede in Palestina riguarda tutti noi, il nostro vivere da liberi, le nostre democrazie….” “Giuseppe ma che dici! Non è la Palestina è l’Ucraina. E non è Israele ma la Russia. Draghi non si sognerebbe mai di dire quelle cose sui palestinesi”. C’è qualcosa che mi sfugge allora. Ci devo pensare.