Per capire come stanno le cose.
Il governo prima avoca a sé la gestione della crisi e poi se
la prende con la Regione. Non è meraviglioso?
Dopo aver voluto contro il buon senso, tutto e tutti tenere
la gestione della ricostruzione a Roma, le destre, incapaci
e buoni solo a calunniare e a spargere false notizia,
scaricano poi tutte le responsabilità sul territorio.
"È indecente sia dal punto di vista istituzionale che dal
punto di vista morale” ha commentato la presidente reggente
dell’Emilia Romagna Irene Priolo, stupita per l’intemerata
di Musumeci che aveva sentito al telefono poco prima per la
dichiarazione dello stato di emergenza.
Ma c’è di più: nell’accusa del ministro viene coinvolta la
Protezione civile, oggi affidata alle “cure” di un ministro
politico a dispetto
dell’assetto terzo per definizione.
L’imbarazzo corre anche al ministero dell’Ambiente: “Il
piano nazionale sul dissesto idrogeologico è fermo da cinque
mesi nelle strutture del ministero” ha detto Musumeci.
E anche questo è un fatto.
Da siciliano non mi sono mai fatto illusioni sulle capacità
di Musumeci che per meriti di appartenenza (sempre fedele
alla Fiamma) dopo il disastro provocato dalla sua gestione
quale presidente della Regione Sicilia, la Meloni lo ha
promosso, ovviamente, ministro.
E Gilberto Pichetto Fratin? Quali meriti ha? Laureato in
economia e commercio, il sig. Fratin ha l'unico merito della
fedeltà non certo della competenza.
Ma fedeltà a chi? Ma a Berlusconi naturalmente.
Adiamo avanti così. A sbattere naturalmente.
Certo ci vorrebbe la sinistra. Ma dov'è?
La Meloni e i suoi camerati possono dormire sonni tranquilli
e governare per altri 30 anni se il territorio nel frattempo
regge e non verrà sommerso dall'acqua e dalla merda.