"Caserta è un disastro"; "Caserta cade a pezzi"; "Caserta
arretra" e via piangendo.
La città non discute su se stessa. Si lamenta.
C'è di più: ignora chi osa riflettere, osservare e proporre
un minimo di confronto.
Tutti (quasi) aspettano che la Magistratura risolva i
problemi di una città tanto assente quanto complice e
miope.
Sanno bene che non è così. Chi ha rubato pagherà. Forse.
Nell'attesa che un nuovo "Salvatore" risolva i problemi che
la complicità collettiva hanno creato.
E poi si ricomincerà come prima, peggio di prima. Questo ci
raccontano i fatti.