Per il nostro Paese un dato che va sottolineato: sono i
20.000 voti espressi dai fuori sede.
La lista più votata è stata quella di Alleanza
Verdi-Sinistra, con il 40,35 per cento, seguita dalla lista
del Partito Democratico (25,47 per cento) e da quella di
Azione (10,21 per cento).
Seguono poi il Movimento 5 Stelle (7,84 per cento), la lista
“Stati Uniti d’Europa” (7,64 per cento), Fratelli d’Italia
(3,37 per cento), Forza Italia (2,33 per cento) e Pace Terra
Dignità (1,73 per cento). Con 93 voti, la Lega si è fermata
allo 0,53 per cento.
Questi dati ci dicono, in modo inequivocabile, che il
futuro, ovvero i giovani acculturati che lavorano e
studiano, costretti a lasciare la propria terra, sono
politicamente ben orientati verso sinistra (73,66% Alleanza
Verdi e Sinistra, PD, M5S) e il progresso.
Su questi dobbiamo puntare e sperare.
Ancora una volta, grazie alle astensioni, il 50,31% dei
votanti, dobbiamo subire una minoranza che governa il Paese
e il partito della Meloni, in particolare, farà pesare il
suo ruolo in Europa.
La segretaria del PD ha vinto ed è legittimata a traghettare
il partito sulla giusta strada, costruendo l'alternativa con
AVS e M5S, così come richiede l'intero popolo di sinistra.