Voglio rilevare che in Italia 2 aziende su 3 son piccole
aziende dall'estensione che va da 5,1 a 11,1 ettari; mentre
l'80% dei contributi dell'UE vanno a circa il 17 % delle
aziende, tutte di grandi dimensioni.
La montagna e la collina italiana sono perņ mantenute in
sicurezza dalle piccole e piccolissime aziende che non sono
in grado di competere con le grandi aziende che utilizzano
la chimica per produrre cibo che non vale niente e che sta
uccidendo il suolo e messo in serio pericolo la salute delle
persone costrette a nutrirsi negli ipermercati.
Voglio ricordare infine che ogni giorno si produce cibo per
12 miliardi di persone mentre scarsi arriviamo a 8 miliardi
la popolazione mondiale. Circa un miliardo di persone perņ
muoiono di fame.
Non esiste un problema di produzione ma di giustizia
sociale.
Vi sono tutte le condizioni per produrre cibo sano e
sostenibile sul piano ambientale. Questo perņ non fa bene
all'industria chimica e alla grande distribuzione. Per
questo non posso che condividere in minima parte le proteste
e soprattutto le proposte di un movimento che cerca soldi e
non guarda al futuro.