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Titolo: G20 e cambiamenti climatici

Gli inquinatori, riuniti a Roma nulla hanno deciso per contrastare i cambiamenti climatici. Russia e Cina propongono il 2060 come obiettivo. “Non possiamo risolvere i problemi con lo stesso tipo di pensiero che abbiamo usato quando li abbiamo creati.” (A.Einstein) Così non si va da nessuna parte se non incontro al disastro. Occorre tracciare nuove strade, nuove modalità, nuovi protagonisti, aldilà degli Stati. Greta Thunberg, Vanessa Nakate, Dominika Lasota e Mitzi Tan, mentre è in corso il G20 di Genova (dove non si riesce a trovare un accordo corale e serio sul clima), stanno inviando – tramite la piattaforma Avaaz – questo appello urgente ai leader mondiali. Un appello che L’Informazione sottoscrive, invitando i suoi lettori a fare altrettanto, perché oggi è in gioco il futuro dell’umanità. Questo il testo: “Ai leader mondiali: Tradimento. Così i giovani in tutto il mondo definiscono l’incapacità dei nostri governi di ridurre le emissioni. E non c’è da sorprendersi. Siamo disastrosamente lontani dall’obiettivo cruciale di 1,5°C, mentre i governi di tutto il mondo addirittura accelerano la crisi, continuando a spendere miliardi per i combustibili fossili. Questa non è un’esercitazione. È codice rosso per la Terra. Milioni di persone soffriranno per la devastazione del nostro Pianeta. Le vostre decisioni causeranno o eviteranno questo scenario terrificante. Sta a voi scegliere. Come cittadini di tutto il Pianeta, vi chiediamo con urgenza di contrastare l’emergenza climatica. Non l’anno prossimo. Non il mese prossimo. Adesso. È fondamentale: Continuare a perseguire l’obiettivo fondamentale di 1,5°C, riducendo immediatamente e drasticamente le emissioni annue, con un atto coraggioso mai visto prima d’ora. Porre fine immediatamente a tutti gli investimenti in combustibili fossili, i sussidi e i nuovi progetti e fermare nuove esplorazioni ed estrazioni. Smettere di contare la riduzione di CO2 in modo ‘creativo’, pubblicando le emissioni totali per tutti gli indici di consumo, le catene di approvvigionamento, l’aviazione e la navigazione internazionali e la combustione della biomassa. Consegnare i 100 miliardi di dollari che avete promesso ai paesi più vulnerabili, con fondi aggiuntivi per i disastri climatici. Adottare politiche climatiche per proteggere i lavoratori e i più vulnerabili, e ridurre tutte le forme di disuguaglianza. Possiamo ancora farcela. Possiamo ancora evitare le conseguenze peggiori, se siamo pronti a cambiare. Ci vuole una politica determinata, lungimirante e un enorme coraggio, ma vi ripagherà, perché il vostro impegno sarà sostenuto da miliardi di persone. Un saluto. Greta dalla Svezia, Vanessa dall’Uganda, Dominika dalla Polonia e Mitzi dalle Filippine”.

 
   
   

  

   
   
   

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