Titolo: Il nuovo governo DEVE essere politico

I motivi sono semplici e intuitivi. Il Ricovery Plan avrà una ricaduta sostanziale sia sul debito pubblico sia sul futuro nostro, nell'immediato, sui nostri figli e nipoti. Non è accettabile quindi che qualche forza politica tra qualche anno possa dire: "La colpa è di Draghi e delle sue scelte. Noi non c'entriamo". E' evidente dell'occasione storica offerta dalla vicenda Covid-19 che ha portato (grazie a Conte) una montagna di denari, 209 miliardi almeno, che devono consentire al nostro Paese di organizzare il futuro e ristrutturare la nostra economia con l'occhio rivolto alla centralità della questione ambientale e alle occasioni che in essa sono "nascoste", oltre che alla giustizia sociale e alla meritocrazia. Con quale pubblica amministrazione si potrà svolgere però un programma così grande e complesso quando non si riesce (nessuna regione) a utilizzare attualmente del tutto (max il 35%) i finanziamenti dell'Unione? Quindi per prima cosa occorrerebbe (ri)formare quello che si ha e rafforzarlo almeno con l'assunzione di 2-300 mila giovani qualificati (ingegneri, informatici, architetti, agronomi, paesaggisti, economisti, pianificatori, ecc.) Un governo diretto da una persona prestigiosa come Draghi, ma che appartiene a quella élite che crede nella palingenesi del mercato (ma i cui risultati stanno sotto gli occhi di tutti, crea non poche preoccupazioni e allarmi), deve essere affiancata dalle grandi forze democratiche (non populiste e men che mai fasciste) che hanno riconquistato la democrazia all'Italia e scritto una Costituzione che guarda al futuro. La caduta del governo Conte per mano di Renzi però ha dimostrato il fallimento di un'intera classe politica e messo a nudo i limiti culturali di quanti in Parlamento decidono sulle sorti del Paese. Questo è il mazzo di carte e con questo bisogna giocare. Ecco perché è urgente decidere come coinvolgere la società civile a vari livelli organizzata nel processo delle scelte. Se così non fosse, meglio elezioni subito.