Titolo: La sanità a Caserta:Il dovere del fare e del ricordare

L'Azienda Ospedaliera di Caserta Sant'Anna e San Sebastiano ha vissuto, in modo particolare negli ultimi 20 anni, un sistematico spolpamento delle sue risorse, con uno scarso e spesso colluso personale fino ad avere, tra le sue mura una presenza diffusa e costante della camorra. E' un fatto e non un'opinione. Non possiamo non riconoscere però che questa struttura sanitaria ha al suo interno professionalità e team di grandissimo valore professionale e scientifico. A causa di gravi problemi sanitari in famiglia abbiamo avuto modo di conoscere e apprezzare, senza alcuna riserva, medici e personale sanitario in cardiologia, nefrologia, ematologia secondi a nessuno ma dove spesso scontano carenze nelle strutture e nelle attrezzature. In altri termini l'utenza paga quello che è stato seminato. Per questo, a mio giudizio, dovremmo fare due cose: 1) Contribuire con i nostri soldi e sostenere la raccolta fondi promossa dalla dr.ssa Potenza, che non conosco, ma che si qualifica già con la sua iniziativa; 2) Ricordarci che con il nostro sostegno di oggi e con la nostra attenzione e vigilanza domani, questa struttura sanitaria ma l'intero settore in Terra di Lavoro possa migliorare e dare ancora di più e il meglio di sé. Si pensi al Policlinico universitario di Caserta (550 posti letto), ancora in costruzione da oltre 15 anni, mentre quello di Bagiovara (550 posti letto) a Modena (per fare un solo esempio) la cui costruzione iniziò contemporaneamente a quello di Caserta, venne completato e consegnato in quattro anni, ovvero nei tempi prescritti. Questo la dice lunga sui nostri amministratori e su una classe imprenditoriale ingorda ed estranea a ogni valore di senso dello Stato e di rispetto delle regole. Vi invito dunque a donare e a ricordare, partecipando.