Titolo: UN ALTRO SVILUPPO SOSTENIBILE SUL PIANO AMBIENTALE? E' CONVENIENTE E URGENTE

La vicenda Ilva, Venezia e il Mose, Matera e il dissesto idrogeologico, i morti e i danni che si registrano ogni anno, regolarmente, dimostrano, senza alcun dubbio, che non solo l'ambiente non sta all'ordine del giorno di questo Paese ma che non c'è alcuna volontà di ipotizzare un ben che minimo progetto di futuro che sia sostenibile e accettabile sul piano ambientale. Eppure più che un dovere verso il futuro, affrontare i problemi del territorio in modo diverso, è una convenienza prima di tutto per il presente. E' bene ricordare che per ogni euro di danni da cattiva gestione del territorio, ce ne vogliono poi almeno cinque per ripararli. Dobbiamo allora rischiare? Si! Lo abbiamo fatto con il solare e in pochi anni siamo diventati leder mondiali. E' fatto! Pensare a uno sviluppo sostenibile significa pensare all'ex Ilva e a quel territorio come una grande occasione di sperimentare e prefigurare un nuovo progetto economicamente ed ecologicamente conveniente per l'ambiente e quindi per la salute delle persone e dell'economia. Ci vorrebbe coraggio ma la classe politica e imprenditoriale di questo Paese non ce l'hanno e l'unica fortuna che ha il pianeta è che l'Italia, su 7 miliardi e 400 milioni di persone rappresenta appena l'8,1% cioè niente. I problemi sono solo per noi viventi che dobbiamo subire, quasi inermi, questa realtà. Venezia? Il Mose è stata una grande mangiatoia per ladri e incompetenti. Il futuro di quella città? E' in mano a Madre Terra. Intanto aspettando la nuova acqua alta, fanno passare i transatlantici fino a Piazza S.Marco...E così sia.