Titolo: Feste religiose e fuochi d'artificio

Festa di S.Paolo Adesso, come un antico sacrificio druido si sparano le bombe in onore dell'accensione delle luci. Sembra incredibile ma non c'è alcun limite neanche alla decenza. Si dice per allungare i giorni di festa. E non si potevano utilizzare quei soldi buttati per sostenere delle tesi di laurea per giovani anche locali? E' da tre anni che lo dico. Inutilmente. Ma che avete in quella testa? Siete così sicuri che la gente voglia questo spreco immondo e offensivo per chi ha bisogno? Provate invece ad immaginare una sorta di comitato dei comitati delle singole parrocchie (S.Paolo, S. Sebastiano, S.Michele, Addolorata) che decidono insieme di rinunciare a sparare una parte dei fuochi d'artificio, diciamo il 10%, e con i soldi risparmiati creare un fondo comune per finanziare ogni anno delle tesi di laurea sui temi legati al futuro quali: l'ambiente, la biodiversità, il cambiamento climatico, l'intelligenza artificiale, i rifiuti, le strategia di sviluppo locale; il lavoro. Tutti temi che dovranno essere sviluppati e legati al territorio Ibleo. Pensare globalmente, agire localmente. Un Comitato Scientifico decide cosa e come mentre il Comitato delle parrocchie decide in quali giornate presentare, con ogni enfasi e spettacolarità, le tesi per premiare i giovani meritevoli che si sono distinti a scrivere le migliori tesi e a cui dare il premio. Queste giornate, a ridosso delle feste religiose, darebbero lustro e dignità a una tradizione secolare che non può non tenere conto dei cambiamenti che stanno avvenendo a tutti i livelli nel nostro territorio, specchio di un mondo che cambia. Potrebbe essere un tentativo di collegare il passato col futuro e di essere ancora una volta, al centro di una riflessione non solo religiosa e di cultura popolare, ma anche culturale e scientifica, protesa a capire come fare per il futuro del nostro territorio e non solo. Per fare tutto questo, però, occorrerebbe che ci fosse qualcuno che ascoltasse.