Titolo: Incendio tra Caivano e Pascarola. Il terzo in sette giorni

Il sospetto è legittimo e l'ambiente e la salute dei cittadini sono definitivamente compromessi. Bisogna agire ora! La Magistratura, come sempre, farà il suo lavoro; ma non basta. a gravità dell'evento, è pari almeno a quando venne emanato il Decreto del PCM nel 1994 che dichiarò l'emergenza rifiuti in Campania, dove un grande uomo dello Stato, il Prefetto Improta in meno di un anno affrontò le questioni fondamentali ma siccome gli interessi non andavano nella direzione voluta dai cittadini, Improta venne fatto fuori e costretto alla dimissioni. Morirà dopo circa un anno di tumore. Ma questa è un'altra storia che mi prometto di raccontare. Quello che voglio dire, nel ricordare Improta è quello che fece a 24 ore dalla sua nomina: requisì tutti gli impianti di smaltimento e trattamento rifiuti e li mise sotto il controllo dello Stato, sottraendo così alla camorra il più lucrativo degli affari. In questa circostanza, a mio parere, il governo dovrebbe fare due azioni: 1) requisire tutti gli impianti della cosiddetta Terra dei Fuochi e affidare gli stessi a strutture dello Stato a partire dall'ENEA; 2) mettere sotto custodia militare i suddetti impianti; 3) predisporre una task forze sanitaria, coordinata dall'Istituto Superiore della Sanità per immediate azioni di tutela e prevenzione della salute pubblica dall'inquinamento diffuso delle tre matrici ambientali. Non c'è altro su cui discutere. Bisogna agire ora!