Titolo: Al gratta e vinci del M5S Caserta perde e vincono gli intriganti

Nessun candidato dal capoluogo. Un gruppo dirigente mancato per un fallimento preordinato e voluto. Cinque anni fa un consistente insieme di giovani e meno giovani, credendo nella possibilità di autentico rinnovamento delle istituzioni locali nell'ambito di una strategia nazionale condivisa, aderì a Caserta a un Meetup esistente già da oltre cinque anni, con l'unico scopo di formare un gruppo dirigente, scelto fra i tanti giovani aderenti e prospettare un programma politico e amministrativo per la città e il territorio che dimostrasse nei fatti e con una serrata opposizione la possibilità di realizzarlo. L'attività si sviluppò in tutta la provincia coinvolgendo numerosi Meetup e promuovendo iniziative formative in vari comuni (Marcianise, Sessa Aurunca, Sparanise, Capua, Santa Maria a Vico, San Felice a Cancello, ecc.). Si studiava, si elaborava e si stava in mezzo alla gente. Si analizzava da come scrivere un manifesto o un volantino, allo studio sulle tecniche di opposizione nei consigli comunali, a quali libri studiare, quali norme conoscere, a quali referenti e competenze ricercare sul territorio nazionale, ecc. Si partecipava alle assemblee regionali e se ne organizzavano a Caserta. Nel 2013, tra l'altro, in occasione dello Spazzatour 140 parlamentari vennero a Caserta e un rappresentante del Meetup porse i saluti illustrando ben sei proposte di legge elaborate dal Meetup e presentò alla gente presente e alla stampa un certo onorevole Luigi Di Maio. Nell'attività del Meetup l'elaborazione dei programmi di governo passava da una puntuale conoscenza della realtà locale ma in relazione all'intero territorio di Terra di Lavoro, allo scopo di sviluppare un'idea complessiva di ipotesi di sviluppo locale che passasse dalle connessioni esistenti con l'intero territorio. Un'avventura appassionante e critica che, per Caserta, portò alla volontà e determinazione di presentare una lista del M5S alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale di una città ridotta al lastrico economico finanziario e morale. I candidati furono scelti sulla base di una consapevole possibilità di sostenere e portare avanti, con cognizione di causa e competenza il programma amministrativo di oltre 100 pagine elaborato nel corso di decine di incontri. Non fu mai dato sapere per quali motivi la lista venisse esclusa dai vertici del movimento, come non è dato sapere per quale motivo siano stati esclusi i casertani in lista. Questi i fatti aldilà delle opinioni personali non si può non prendere atto che sul versante di quel movimento, sicuramente in Campania e segnatamente a Caserta non si vuole che cresca un gruppo dirigente oggi eterodiretto da persone inqualificabili sul piano politico e umano, naturalmente riconfermate quali candidati a rappresentare il territorio. Mi dispiace.