Titolo: Caserta. Che fine affatto l'inventario dei beni comunali?

Leggo dai giornali di oggi che "i controllori dei conti comunali hanno anche richiesto 'più volte ma senza riscontro' l'inventario del patrimonio comunale". Mi chiedo com'è possibile dato che l'inventario dei beni va allegato obbligatoriamente ogni anno al bilancio comunale. Nel 1995 sono stato assessore al patrimonio e proprio da quell'anno, la normativa prescriveva l'obbligo di allegare al bilancio l'inventario dei beni comunali. Con 16 geometri del comune e la preziosissima collaborazione del ragionier Achille Corcione, amico indimenticato e persona di grande competenza e moralità, ci mettemmo all'opera e in un paio di mesi riuscimmo a costruire un documento di diverse centinaia di pagine (i beni sono moltissimi!). Ne feci stampare due copie (il documento ha la copertina celeste), una delle quali la portai personalmente all'Archivio di Stato. Non mi fidavo e avevo ragione. In 22 anni di cialtroni amministratori e cosiddetti dirigenti ne sono passati tanti in questa disgraziata città. Mi piace ricordare che dai beni comunali, ad esempio neanche l'Istituto De Amicis era accatastato. Questo era il lascito della DC e dei ladri (una turba) che avevano governato la città di Caserta. Non mi pare che le cose siano cambiate. Anzi. Per quanto mi riguarda sono a disposizione della Magistratura per fornire ogni eventuale chiarimento in qualità di ex amministratore.