Titolo: CASERTANI DOC?

I cosiddetti casertani doc, ma chi sono? Ma quanti sono? Mio suocero diceva che ne erano rimasti in tutto 52 e siccome lui se ne andato, presumo che ne siano rimasti 51. Ne conosco alcuni. Da più parti si legge: "Casertano doc"; "Il giornale di Caserta scritto da casertani per i casertani" e così via celebrando. Mha! Se devo dire quello che penso i casertani cosiddetti doc sono quelli che hanno dato una mano fondamentale nel distruggere quel poco che di buono era stato fatto nel passato. Penso alle rendite di posizione create dal cambio di destinazione dei suoli da agricolo a fabbricabile. Penso cosa sono stati capaci i cosiddetti casertani doc nei confronti delle nostre colline, del danno al paesaggio, al microclima, alla stessa qualità della vita, ecc. E cosa dire della città? Chi sono stati i mattonari (chiedo scusa gli industriali del cemento!) che oggi assurgono a salvatori della Patria e che, con il consapevole e colpevole aiuto di amministratori e funzionari comunali incompetenti quando non corrotti o entrambi, hanno cementificato la città fino all'inverosimile, ridotto i marciapiedi per far circolare meglio le automobili (ricordate l'ing. Mariano?), l'assenza quasi assoluta di parcheggi privati ad uso pubblico, mai nessuna politica di sviluppo se non quella del mattone? E quindi il suo ciclo benorchestratto e diretto: cave, cemento, costruzioni ovunque e servizi da nessuna parte. Oggi rimangono pochissime aree da cannibalizzare al dio cemento, mentre la città conta oggi almeno 5000 appartamenti sfitti! Ma torniamo ai casertani doc. Quanti sono? Quando iniziò la costruzione della Reggia, a Casa Hirta (ossia Caserta Vecchia) si contavano circa 440 persone. Tutto qua. Con il primo censimento del 1861 gli abitanti di Caserta erano 28.505 (il numero più basso della sua storia dall'Unità d'Italia). Non ho dati del periodo borbonico, purtroppo. Alla fine del 2014 gli abitanti erano 76.887. Con un non semplice calcolo matetmatico si potrebbe però tranquillamente risalire a quanti sono i cosiddetti casertani doc. Ma poi mi chiedo, quanto è importante tutto ciò? L'appartenenza e l'identità di una persona e di un luogo sono frutto di reciproche contaminazioni. Mi sento casertano quanto siciliano e ho amato una città come Caserta, così come tanti non casertani, più di tanti casertani cosiddetti doc che, invece, se la sono spolpata e alcuni di questi si stanno già organizzando per farsi la "scarpetta". Per cui vale la pena valutare le persone per il loro passato prima di tutto, per le frequentazioni nel presente, per quello che hanno fatto e fanno per la comunità.