Titolo: MALA POLITICA, MALGOVERNO A CASERTA.

Riqualificazione Corso Trieste - Via Mazzini - Accordo di programma Quadro "Infrastrutture per i sistemi Urbani" : 1milione e 108mila 783 e 08 centesimi di euro. TUTTI I FIORI (non corrispondenti all'elenco prezzi) SISTEMATI NELLE FIORIERE, ADE ESEMPIO, NON VALGONO PIÙ DI MILLE EURO (PAROLA DI AGRONOMO) E NON RISPETTANO LA RICHIESTA DI FORNITURA. Ecco cosa dice l'elenco prezzi: "Nr. 10 - Np 06 Fioriera sospesa composta da braccetto in acciaio zincato e termolaccato, catena reggi vaso in acciaio, elemento a sospensione in polipropilene riciclabile, con riserva d'acqua (?) e troppo pieno (?). vaso di diametro cm. 58 (?). terreno vegetale da coltivo re comprensivo di essenze fiorite a cascata di vari colori su indicazione dell'amministrazione. euro (quattrocentoventiquattro/074) a corpo € 424,074". I ciclamini (Cyclamen persicum 0,50 € max cad.), il bosso (Buxus sempervirens elegans € 2,50 max cad) e le nandine (Nandina domestica 1-1,5 euro cad. max) messe a dimora sono "essenze fiorite a cascata? Le novità per l’agricoltura nella Legge di Stabilità 2016 Ciclamini. Le piante di questo genere sono tutte basse erbacee a carattere cespitoso. Il Bosso è un arbusto sempreverde con un portamento eretto e cespuglioso. La Nandina domestica, invece, è un arbusto eretto sempreverde, tutte le parti della pianta sono tossiche in quanto contengono acido cianidrico e potrebbero essere fatali per ingestione. La pianta è considerata come non tossica per l'uomo, tuttavia le bacche sono tossiche per gatti e animali da pascolo. ESCLUSIVA. CASERTA. CORSO TRIESTE CHE CUCCAGNA! Panchine e fioriere d’oro, caccia all’imprenditore “fortunato”. Intanto una passerella è già stata distrutta dalle auto Leggete un po' quanto costeranno i nuovi arredi urbani per fare "bella" la città: sarà pure tutto bellissimo ma era veramente questo quello di cui aveva bisogno la città? Adesso ci aspettiamo una nota dell'ex Sindaco che magari tratti le passerelle, comprate dal fratello di un candidato nell'Udc a suo sostegno, come ha fatto con le lapidi di Largo Amico CASERTA – Neanche il tempo di finire i lavori che qualche furbacchione ha già rotto una delle pedane, quella alla fine del corso, che più volte la sera era utilizzata dai simpatici casertani come area di parcheggio. Basta comunque farsi una camminata a Caserta, un giro sul corso Trieste, per poter dare ragione a chi aveva visto con sospetto i progetti in programma per la città, e possiamo tranquillamente iscriverci in questo gruppo. Già all’epoca dell’amministrazione Del Gaudio, infatti, quando per intenderci fu pubblicato il progetto “Caserta si fa bella”, avemmo molte perplessità in merito, e più che bella, ci sembrava che tra largo Amico, via Mazzini e corso Trieste si stesse preparando il “triangolo del disastro”. Molte le polemiche, molte le critiche, perché sì, Caserta così si faceva davvero bella. A vederle ora, viene quasi da piangere e da rimpiangere la condizione delle due strade prima che si approvassero quei progetti. Può venire perfino, quasi, da ridere: adesso infatti tutti si scoprono critici dell’abbellimento, una volta che si sono resi conto dell’effettivo obbrobrio in cui si sta trasformando il centro. Stiamo parlando dell’ormai celebre progetto di riqualificazione fatto con il Più Europa costatoci 1milione e 108mila 783 e 08 centesimi di euro. Un progetto cambiato e ricambiato tante di quelle volte che sarebbe impossibile dire con certezza di chi sia la colpa, esatto sì, solo di colpa possiamo oggettivamente parlare, di come si presentano oggi i lavori quasi conclusi. Fatto sta che i dubbi e le perplessità sono ancora molti. Partiamo, ad esempio, dai costi: al di là del costo degli operai su cui non ci sentiamo in grado di poter dare un giudizio, quello che certamente balza subito all’occhio leggendo l’elenco prezzi pubblicato all’albo del Comune di Caserta, è il costo delle panchine: ben 2mila 258 e 6 centesimi di euro l’una! Non siamo degli esperti in materia, ma il costo ci sembra un tantinello eccessivo. Non mettiamo in dubbio il fatto che davvero costi tanto, ovviamente, quanto piuttosto la scelta senz’altro discutibile di prenderne una così costosa. Altro elemento che subito si nota, è il costo delle fioriere: in via Mazzini, anche se attualmente ancora devono essere collocate (ma verosimilmente è solo una questione di giorni), saranno installate delle fioriere sospese, che costano, udite udite, ben 424 euro l’una! E ovviamente ne sono previste 35. Oltre i costi, senz’altro discutibile è il progetto in sé: il progetto esecutivo, anch’esso pubblicato all’albo sul sito del Comune, “Capitolato Speciale d’appalto parte I”, prevede al terzo articolo la realizzazione della pavimentazione di via Mazzini e prevede, riportiamo testualmente “Asportazione dell’attuale pavimentazione e verifica dello stato manutentivo della rete fognaria; preparazione del sottofondo; realizzazione della nuova pavimentazione in pietra lavica e in cubetti di porfido ( con recupero di quelli esistenti); fornitura in opera di Elementi di Arredo”. Davvero singolare il punto sottolineato: i sanpietrini sono stati sostituiti con delle lastre squadrate di pietra lavica e/o bianca 40 x 80 x 10, e messi in un ignoto deposito, questa almeno la versione data dall’amministrazione. L’arredo di corso Trieste, invece, è quello che fa storcere il naso a molti dei commercianti: le tavole installate lungo entrambi i lati della strada (che poggiano su un pavimento sconnesso) sono fatte di legno composito e quindi adatte all’esterno. Vogliamo essere molto generosi ma risulta evidente a tutti che, più presto che tardi, necessiteranno di interventi di manutenzione. Questo volendo essere “tecnici”. Passando al tema della mobilità va detto che grazie alle passerelle le auto dovranno camminare in fila indiana necessariamente a passo d’uomo e che, nel caso un’ambulanza voglia approfittare del corso per raggiungere più rapidamente via Mazzini e l’ospedale, dovrà per forza farsi il traffico dal Monumento fino a piazza Dante. Il tutto per la gioia dei commercianti che oggi, protestano con la Nicolò anche se il commissario non ha potuto far altro che mettere in atto il piano dei lavori approvato dall’amministrazione Del Gaudio. Ultimo dettaglio, anche se non è né dettaglio né ultimo, è il fatto che a seguire i lavori ci sia il noto imprenditore Cuccaro, fratello dell’ex candidato udc a sostegno di Del Gaudio Sindaco, Antonio “Toto” Cuccaro, e che i lavoratori siano in parte anche i suoi, oltre a tantissimi extracomunitari, nonostante l’assegnatario dei lavori e quindi vincitore della gara di appalto sia stato Camillo Cammarota. Nulla da ridire in merito, solo un dubbio, in considerazione dell’art.4 del Contratto che prevede il divieto di cessione e di subappalto a ditte terze. Ma, in questo caso, ci dicono che Cuccaro sia solo un consulente sul cantiere. Nonostante tutto, però, i lavori ormai sono quasi finiti. E, come per largo Amico, tra poco, i casertani si ritroveranno stravolto un pezzo importante della loro città, con tantissimi soldi spesi, e con nuovi problemi creati da questo nuovo assetto. Fabrizio Arnone Per leggere tutti prezzi clicca qui: A3-ELENCO PREZZI PUBBLICATO IL: 4 dicembre 2015 ALLE ORE 18:58 SU CASERTACE. http://www.casertace.net/caserta-1/caserta-corso-trieste-che -cuccagna-panchine-e-fioriere-doro-caccia-allimprenditore-fo rtunato-intanto-una-passerella-e-gia-stata-distrutta-dalle-a uto-20151204.html