Titolo: AGROALIMENTARE IN SICILIA E RUOLO DELLA STAMPA

La domanda è: qual'è l'attenzione della stampa siciliana alle dinamiche economiche e ai risultati che il denaro pubblico ha realmente sull'economia a cominciare sull'occupazione? Nel caso dei cosiddetti "investimenti pubblici" nel settore agricolo, ad esempio, il bilancio è tragicamente negativo e gli oltre quaranta miliardi di euro più o meno spesi in oltre 30 anni di politica agraria siciliana hanno prodotto essenzialmente tre risultati: 1) il calo dell'auto approvvigionamento agroalimentare dell'isola precipitato al 20%; 2) l'invasione e il consolidamento di ben noti gruppi industriali del Nord dell'agroalimentare; 3) l'avanzamento preoccupante (per l'ONU non per i governanti siciliani) dei processi di desertificazione che interessa ormai oltre l'80% del territorio. Questo mette in luce come le responsabilità non sono ascrivibili immediatamente a quelli che hanno governato o governano negli ultimi anni in Sicilia, ma denuncia la necessità e l'urgenza di ripensare al modello del cosiddetto sviluppo (non progresso!) dell'isola a partire da una nuova classe dirigente che esprima un diverso modo di pensare, un diverso modo di sentire. In questa direzione la stampa ha un ruolo fondamentale: decidere di essere il violino di spalla dei vecchi politicanti o di quelli di sempre, oppure stare attenti ai nuovi segnali che qua e là si manifestano nell'isola. Altro aspetto che non sottovaluterei è: i grandi gruppi distributori dell'agroalimentare in Sicilia cosa fanno per valorizzare i prodotti locali? In altri termini, ad esempio, le industrie siciliane quanto pagano il latte che prendono dalle stalle degli allevatori siciliani e cosa fanno per assicurare prodotti dell'isola ai consumatori?