Titolo: Apperti candidato sindaco a Caserta?

FRANCESCO APPERTI CANDIATO A SINDACO PER SINISTRA AL LAVORO-SPERANZA PER CASERTA C'è da chiedersi come mai, rinunciando a qualunque confronto, una forza che alle ultime elezioni regionali prende 932 voti (il 2.79%) il candidato presidente e appena 955 voti di preferenze (444 a Sergio Tanzarella co fondatore del movimento SpC), abbia deciso di scoprire le carte, chiudersi nella turris eburnea, e avviare con gli aficionados un "confronto" per una città migliore. E' come dire: "Sto con la coscienza a posto. Ho fatto il mio dovere. Il resto? Non c'è resto". E' una scelta divisiva, disperata e fondamentalista. Eppure è evidente che Caserta è in movimento e che una parte importante dell'opinione pubblica ha manifestato con l'astensione e con il voto al M5S una precisa idea di cambiamento. Il M5S è infatti passato da 4482 voti (0,89%) delle precedenti elezioni a 6.702 voti pari al 20,33 % ponendo il movimento quale terza forza politica a Caserta. Tutto questo non sembra aver sfiorato SpC con la quale pure in questi anni il M5S ha cercato il dialogo e ha promosso diverse iniziative. Ma come si sa sentirsi indispensabili è un grande limite culturale ma anche un peccato di superbia per i cattolici. Sia chiaro, però: nulla da dire sulla qualità della persona e del gruppo che lo sostiene. Anch'io ho contribuito a fondare SpC, a scrivere il programma di governo della città e le regole di funzionamento del movimento stesso. E certo non mi pento di aver vissuto quella stagione (mi riferisco in modo particolare alle elezioni provinciali, candidato Giuseppe Vozza). E' del tutto evidente che la qualità dell'opposizione in questi anni non ha premiato SpC che è passata da 2890 voti (6,06%) a 955 (2,77%). Nessun blocco sociale che facesse di quel movimento un punto di riferimento alternativo per la città si è costituito. Nessuna percezione del nuovo, nonostante un notevole programma di governo per la città, è emersa. Nessuna mobilitazione percepita in ordine a temi importanti SpC è riuscita ad aggregare. Si pensi alla legalità (vicenda assessore Greco, al dirigente Biondi, all'abbattimento mancato dell'are ex La Bufala, ecc.); si pensi alla questione servizi di igiene urbana che dire che costituisce un grande imbroglio e uno scandalo inaccettabile è sfiorare appena la punta dell'iceberg. E cosa dire dei servizi sociali azzerati, violentati e negati? No. Questo estremo atto di arrogante debolezza non aiuta la città a prendere un'altra strada ma aiuterà certamente a dire a questi miei amici: “Siamo belli, siamo bravi e siamo giusti". Andrete tutti nel vostro paradiso ma la città verminaio dei Corvino, Ferrara, Cicia & C. rimarrà quella che è: senza passato e senza futuro. E così sia.