Titolo: A Calvi Risorta un altro sito abusivo. La camorra? Non credo

Attenzione a dire che nessuno sapeva del sito abusivo nell'area ex Pozzi a Calvi Risorta. Esiste, a mio giudizio, una complicità collettiva che va dagli amministratori di quella società, agli operai che ci lavoravano dentro, agli amministratori locali che facevano finta di non vedere quella collina che man mano cresceva nel territorio e che si poteva apprezzare anche dal treno che sfiora quella proprietà. Capisco il ricatto magari fatto agli operai ma gli amministratori del comune e le autorità preposte ai controlli? Non si dica che si è fatta una scoperta, per favore. Si offende l'intelligenza altrui e si dà credito a quella cultura della furbizia ben rappresentata da Goldoni con il personaggio di Allerchino e in cui oggi per salvarsi la faccia e anche la libertà si grida alla scoperta, allo scandalo e tutti insieme, appassionatamente, ci si strappa le vesti. Già almeno nel 2006 avevo fatto le dovute segnalazioni come membro del Consiglio Nazionale di Legambiente. Oggi la “scoperta”. La cosa mi suscita un riso amaro mettendo in mezzo la camorra, defunti camorristi e quant'altro. Questa volta, forse, la cosa è un po' più semplice e bisogna guardare in casa propria. E' forse diversa la situazione in tante fabbriche ormai chiuse a ridosso di Caserta?