Titolo: UCRAINA: MA DOVE STA L'ONU?

UCRAINA: IN QUATTRO A DECIDERE SUL DESTINO DELL'EUROPA Oggi nella capitale bielorussa, Minsk si sono riuniti attorno a un tavolo Vladimir Putin, Petro Poroshenko, François Hollande e Angela Merkel, ossia i rappresentanti di Mosca, di Kiev (nella persona dell’ex-Presidente Leonid Kuchma) dell’Osce e dei ribelli del Donbass per decidere sulla vicenda Ucraina-Russia. Diceva Gandhi: "Chi dice di lavorare per te ma lo fa senza di te, vuol dire che sta lavorando contro di te". La vicenda ucraina sembra calzare il pensiero gandiano. La domanda è: perché in questa sporca vicenda l'ONU è stata messa da parte? E perché mai il ministro degli steri italiano (non prendo minimamente in considerazione la Mocherini perché i fatti costituiscono una prova della sua inutilità in un Europa di mercanti, incapacità e mancanza di orgoglio) nulla ha fatto finora per un decisivo passo dell'ONU che spiazzerebbe tutti costringendoli a misurarsi in ragione dell'interesse comune e non di quello di parte? Perché mai si devono assumere la responsabilità di un possibile fallimento le cui conseguenze ricadrebbero sui paesi oggi esclusi da qualunque trattativa o ragionamento?