Titolo: HALLOWEEN DA NOI? SOLO RIFIUTO CONSUMISTICO

La storia di Halloween risale a tempi remoti e viene più tipicamente collegata alla festa celtica di Samhain. Il nome della festività, mantenuto storicamente dai Gaeli e dai Celti nell'arcipelago britannico, deriva dall'antico irlandese e significa approssimativamente "fine dell'estate". La parola Halloween rappresenta una variante scozzese del nome completo All-Hallows-Eve, cioè la notte prima di Ognissanti. L’evento ricordava un tempo per raduni festivi e nei testi medievali irlandesi e quelli più tardi del folclore irlandese, gallese e scozzese gli incontri soprannaturali avvengono in questo giorno, anche se non c'è evidenza che fosse connesso con la morte in epoca precristiana, o che si tenessero cerimonie religiose pagane. Dalle nostre parti la festa di Halloween rappresenta solo l’aspetto deteriore e consumistico di un evento che in altre parti del mondo (Gran Bretagna in modo particolare) è piena di contenuti e di valori a noi estranei. Ancora una volta solo rifiuti “culturali” che si propongono ai nostri giovani che continuano a crescere nel vuoto assoluto. La commemorazione dei morti, ad esempio in Sicilia rappresenta un momento di gioia e di ricordo-legame con le persone che ci hanno lasciato. Nei cimiteri si portano i bambini i quali trovano sulle tombe dei nonni, parenti, amici, giocattoli e leccornie a dimostrazione che essi, nel nostro ricordo che si alimenta nella quotidianità, sono con noi. Ciò indipendentemente dei valori religiosi che la festa dei morti ha per chi è religioso.