Titolo: LA REGGIA DI CASERTA. CHE FARE?

LA REGGIA DI CASERTA? CHE FARNE? APRIRE UN DIBATTITO PER CAPIRE IL NOSTRO FUTURO. ANCORA SUI CROLLI. La questione dei crolli alla Reggia di Caserta sembra essere passata in secondo piano da parte dell'intellighenzia di questo territorio a cominciare dal Club Unesco. La questione, però, non è di poco conto e fa riemergere una questione antica e attuale che si incrocia con le dichiarate idee di sviluppo turistico e culturale di caserta e di tutto il territorio. E' bene ricordare che: 1) Nei siti UNESCO e comunque nei beni monumentali è fatto divieto di allocare militari, caserme, ecc.; 2) La manutenzione della parte crollata era a carico dell'aeronautica che ha l'obbligo di manutentare i 2/3 del complesso; 3) Ai tempi della dichiarazione di vincolo Unesco, l'ente pose la questione dei militari e dello sgombero degli stessi, rimasto senza esito e non sembra all'ordine del giorno di nessuna forza politica che mantengono un profilo basso sulla questione. Se esiste una responsabilità in questa specifica vicenda dei crolli,è tutta da attribuire ai militari che dovrebbero dare conto e ragione sull'accaduto che ha fatto ridere l'intero pianeta e in parte alla Sovrintendenza che non ha vigilato. Detto questo si pone la questione della gestione del bene ai fini dell'incremento del turismo, ecc. Del Gaudio e altri parolai riempiono l'aria di parole esaltando come modello il Parco La Mandria del sistema della Venaria Reale di Torino. Fabrizio del Noce, attuale direttore, ha dichiarato che con soli 50 dipendenti e con l'esternalizzazione di servizi quali ad esempio la pulizia, chiudono i bilanci in positivo con un utile annuo che va dai 500 mila al milione di euro! All'interno del complesso (il parco è di 3600 ettari, quello vanvitelliano di appena 120 e ci sono più di 160 custodi gran parte inabili al lavoro per quanto è dato sapere) sono realizzate numerose iniziative e vengono affittati diversi locali attrezzati per matrimoni e altro. Personalmente ritengo il modello Venaria sia interessante e da prendere in considerazione e integrare. Il sindaco non può dire: "L'aeronautica non si tocca" (nonostante la legge!) e poi sostenere a parole un modello del tutto incompatibile con una situazione che non si vuole di fatto mettere in discussione. E' del tutto evidente che il silenzio di tutti sulla vicenda prova che a parole si vuole cambiare nei fatti la Reggia con i suoi annessi e connessi (chiamiamoli così) alimenta un sistema economico, affaristico e clientelare fermo quanto morto.