Titolo: MASSERIA MONTI A MADDALONI. GRAZIE CAMORRA?

MASSERIA MONTI A MADDALONI E' FU COSI' CHE LA GIUSTIZIA SCOPRE L'ACQUA CALDA. ECCO IL SEGRETO DI PULCINELLA... Maddaloni, nella cava “Masseria Monti” sversati rifiuti speciali; inquinate le falde acquifere. Scritto da Salvarci. Giovedì 16 Gennaio 2014 MADDALONI (Caserta) - Le indagini svolte, per alcuni mesi, dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere in relazione all'ex cava di tufo sita in località Masseria Monti nel comune di Maddaloni, oggi classificata come discarica incontrollata, hanno consentito di accertare, grazie a una prima verifica svolta da consulenti tecnici appositamente incaricati, che nell'ex cava sono stati sversati, nel corso di oltre venticinque anni, per una superficie di circa metri quadrati 12.500 e per una volumetria di circa metri cubi 187.000, ben 200.000 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi, senza alcuna protezione per le matrici ambientali coinvolte. Le prime verifiche tecniche hanno rivelato che l'avvenuta contaminazione antropica ha raggiunto la falda acquifera. Considerata la presenza nell'area di masserie abitate e di un'intensa attività agricola, in teoria può già ipotizzarsi, sulla base di questo primo accertamento tecnico, il reato di disastro ambientale. E' stata registrata, inoltre, la presenza di continue emissioni in atmosfera di gas provenienti da reazioni chimiche sotterranee, che comportano un notevole rilascio di fenoli e di benzene, come dimostrato anche da precedenti analisi dell'ARPAC. Le indagini - che si sono avvalse, oltre che degli accertamenti tecnici, anche delle risultanze di risalenti procedimenti archiviati, nonché di dichiarazioni di vecchi collaboratori di giustizia, e di informazioni raccolte da politici e amministratori - sono dirette altresì ad accertare l'esistenza di ulteriori siti riferibili ad ex cave tufacee di Maddaloni, riempite anch'esse con rifiuti pericolosi, in particolare con rifiuti speciali ospedalieri. All'attenzione degli investigatori vi è altresì un'ex cava nel territorio di Valle di Maddaloni, attualmente utilizzata per un mercatino. Le denunce, i filmati (andate su you toube), i documenti, le manifestazioni sono state talmente tante che chiunque magistrato o amministratore avrebbero il dovere di andarsene a casa per i silenzi, le omissioni, le archiviazioni. Oggi si scrive che grazie al contributo di qualche pentito. E no! è troppo comodo nascondere le omissioni con le "dichiarazioni" di qualche pentito dell'ultima ora. Non ci sto. Non ci stiamo! I fumi, le combustioni, la falda freatica inquinata, la puzza e quant'altro sono stati e sono sotto gli occhi di tutti e non mi si venga a dire che è l'ultima scoperta delle solerti forze dell'ordine o di magistrati attenti al territorio o di amministratori preoccupati che i soldi in arrivo (in arrivo?) non andranno per una parte anche al comune di Maddaloni i cui amministratori in questi ultimi 30 anni sono stati affetti da cecità, sordità e mutismo. Il ladro non è solo quello che ruba ma anche quello che tiene il sacco. Chi pagherà per la falda inquinata, le malattie, le morti in un territorio in cui lo sfregio e la distruzione delle colline ad opera di Caltagirone (attraverso la Cementir) e il bene-placido di amministratori locali senza cultura e senza vergogna è stato sempre positivo? E il silenzio delle oltre 20 cave esistenti a Maddaloni? E il silenzio sul mercato ortofrutticolo e l'ex campo boario? Se c'è stato il silenzio colpevole e complice degli amministratori non si può dire che la gente è stata con le mani in mano. Ma nessuno li ha ascoltati o preso in considerazione le loro denunce. Oggi chi dobbiamo ringraziare la camorra? E' una vergogna e l'indignazione è totale ma senza speranza.