Titolo: DOVE STA IL "POPOLO" DEI LAICI E LA POLITICA?

Ancora una volta dobbiamo dire grazie alla Chiesa cattolica e alla Magistratura che, sostituendosi alla politica, alle istituzioni, rispondono la prima al sentire comune e al diritto alla salute. La seconda dimostra di difendere nei fatti la legalità e le istituzioni non guardando in faccia a nessuno. La manifestazione di oggi, la più imponente da almeno 30 anni, oltre 30.000 partecipanti, è la riprova del fallimento della classe dirigente di questo territorio che amministra non in nome del Popolo Italiano ma nell'esclusivo interesse di lobby, clan e gruppi di potere o di pressione. Non sono certo che le conseguenze della manifestazione di oggi si tradurranno in fatti politici o amministrativi. Come può chiedere aiuto il popolo della Terra dei Fuochi a chi ha partecipato direttamente a questo disastro o perchè hanno rivolto lo sguardo altrove quando dovevano intervenire? So per certo che la questione della Terra dei Fuochi è questione nazionale e che le nostre fragole, pesche, nocepesche, mozzarella di bufala campana, (primi in Italia per queste produzioni), acque minerali, ecc. arrivano in tutte le tavole degli italiani, dal Nord al Sud. Volenti o nolenti. Gli egoismi territoriali si scontrano con la libertà di circolazione delle merci e con una parte del Paese che produce centinaia di prodotti agro-alimentari in quantità tali da soddisfare il fabbisogno di ampie aree del Paese non in grado di assicurare tali merci. Il patto fra Massoneria, Camorra e mala politica ha prodotto morti e un inquinamento di cui nessuno allo stato è in grado di valutare. Occorre capire che esiste una precisa connessione fra questa situazione e la gestione della Cosa pubblica in Terra di Lavoro e altrove in Campania. Zinzi (già assessore regionale all'ambiente!), Del Gaudio, Cosentino, Polverino, Gasparin, Brancaccio, ecc. sono, al tempo stesso, padri e figli di questo disastro morale, economico e ambientale. Occorre liberare il territorio da queste escrescenze che ci stanno portando lentamente alla distruzione. Il segnale di oggi è una speranza? Grazie don Antonello.