Titolo: Al Senato il M5S svela che il re è nudo

L'intervento al Senato del M5S in occasione della presentazione del programma del governo Letta ha svelato, qualora ce ne fosse ancora bisogno la realtà di un Paese affranto e svuotato. Lo ripeto ancora una volta: se ne devono andare tutti. Per questo credo che sia necessario e urgente trasmettere agli italiani la certezza che il M5S non è solo quello della lotta ai costi della politica e dell'onestà; ma un movimento che ha un'idea di Paese e una prospettiva per il futuro della nazione. E allora? Occorre, da una parte, esplicitare in Parlamento precise proposte magari "imbarazzanti" per lor signori e in sintonia con il Paese (vedi i 20 punti del programma elettorale). Dall'altra occorre mettere in campo una precisa strategia circa l'"occupazione" democratica s'intende (ossia con le elezioni) dei governi locali: comuni, province fin che durano, regioni. E' necessario sviluppare suggestioni, programmi, progetti e atti amministrativi che diano la certezza all'opinione pubblica che ci troviamo davanti, con il M5S ad una svolta e ad una nuova classe politica attorno alla quale si identifichi un nuovo blocco sociale. Questo implica oltre ad un preciso impegno, nella direzione appena delineata, ad attivare altre due precise azioni: evitare il proliferare di Meetup sullo stesso territorio (a Caserta ad esempio, ve ne sono già 3!) che hanno l'amaro sapore di piccoli gruppi che, magari in accordo con altri, stanno pianificando il controllo del Movimento sull'intera provincia per futuri "investimenti". Deja vu (dalla DC al PCI). Ma è quello che sta succedendo proprio a Caserta. Basti analizzare chi sono i promotori dei vari Meetup in provincia e nella città capoluogo. La seconda proposta è quella di considerare la possibilità di istituire vere e proprie scuole di formazione politica e amministrativa. La politica è una scienza e l'amministrazione della cosa pubblica impone un minimo di conoscenze tecniche. Dobbiamo liberarci del professionismo politico ma la buona volontà, l'entusiasmo e l'onestà sono solo delle pre-condizioni per fare politica. Per amministrare occorre qualcosa in più.