Titolo: Dissesto finanziario un anno dopo

Dopo un anno di lavoro la Commissione liquidatrice ha posto un punto fermo circa i debiti maturati dal Comune di Caserta dai suoi amministratori e dirigenti a partire dal 1998 in poi. C'è però da fare immediatamente chiarezza sulla vicenda perché, è evidente, qualcuno non ha capito e altri fanno finta di niente. Un pò di conti. I crediti rivendicati sono pari a 300 milioni di euro. Quelli giuridicamente riconosciuti e tecnicamente ammessi a quella che viene chiamata "massa passiva" sono solamente 65 milioni di cui ben 26.568.705 (il 24,13%) debiti fuori bilancio, ossia debiti fatti dagli amministratori e dirigenti senza copertura finanziaria (quasi 2 milioni l'anno x 14 anni! circa 5.500 euro al giorno!!). Per 92.395.703 di euro sono i debiti non inclusi nella massa passiva per vari motivi fra cui il contenzioso valutato in oltre 3000 procedimenti giudiziari. Posto che con l'Amministrazione Bulzoni i debiti del Comune ereditati sono stati 200 miliardi di lire (Gasparin & C), che ne rimasero non pagati solo 63 e che in quegli anni non si sono fatti debiti pur lasciando oltre 115 miliardi di appalti (rifacimento Corso Trieste, piste ciclabili, planetario, le tre villette, ecc. ecc.) c'è da sapere chi ha generato questa montagna di debiti (di cui nessuno ha traccia di opere o simili). La Commissione dovrebbe far sapere ai cittadini e alla Corte dei Conti chi sono i responsabili. Per far ciò proponiamo di suddividere i periodi in questo modo: 1°) Falco, Del Gaudio & C.; 2°) Falco & C.; 3) Petteruti & C.; 4) Commissario di Governo. Del Gaudio si pavoneggia che grazie alla sua lungimiranza si è dichiarato il dissesto e fatta luce sui debiti e il risanamento della città. Piccola bugia. Il dissesto venne chiesto dalla Prefettura, come per legge e Del Gaudio ha dovuto portare la decisione in Consiglio Comunale. Altra questione. L'inventario del Comune. Alcuni amministratori e fra questi il consigliere Tresca va ripetendo (oltre all'inutilità del dissesto. Beato lui!) che non vi è inventario del Comune. Falso! Esiste eccome. Più volte ho scritto e detto che l'inventario venne fatto da me, dal rag. Corcione e da una quindicina di impiegati comunali da me incaricati per rilevare tutte le proprietà del Comune ad incominciare dalle scuole delle quali non esistevano neanche i disegni per la maggior parte di esse. Tutti i dati vennero raccolti in un volume, portati in giunta e in consiglio e una copia depositata (la prudenza pare che abbia pagato) all'Archivio di Stato. I cittadini vogliono sapere chi sono i responsabili e chi "ringraziare" per l'IMU al massimo così come di tutte le tasse e le imposte comunali. A chi spetta il premio per tanta incapacità e altro? Tanti di quei personaggi che sono i protagonisti assoluti del disastro economico, finanziario e morale della città siedono ancora a Palazzo Castropignano. Caserta merita di più.