Titolo: L'ing. Madonna, la Gisec, la camorra, i rifiuti e i partiti

Paolo Madonna e Vagliviello, non trovati a casa dai Carabinieri, arrestati nei loro uffici della Provincia e della Gisec. Ai domiciliari tre ufficiali dell’Esercito e due geologi. Non nascondo una qualche meraviglia per l'ing. Madonna, ma i fatti contestati, almeno dalle prime indiscrezioni, non lascerebbero margini di dubbio sulle sue responsabilità. Questo mi conferma di due cose: 1) La necessità e l'urgenza di una rottura totale e definitiva e senza eccezioni con una classe politica e dei suoi lacchè/complici con i colletti bianchi, trasversalmente presenti nelle istituzioni locali e nei Palazzi del potere. Il ladro non è solo quello che ruba ma anche quello che tiene il sacco. Quello che come società civile e movimenti ambientalisti abbiamo fatto negli ultimi 7-8 anni dimostra, inequivocabilmente, che non si salva nessuno dei vecchi partiti. Nessuno. 2) Occorre, in occasione delle prossime elezioni volgere lo sguardo e l'attenzione unicamente verso quelle forze e mi riferisco al M5S o all'IDV che, il primo costituisce un'autentica rottura con il passato e il secondo quale punto di riferimento alla lotta contro tutte le illegalità. Ricordo, a tale proposito che il Censis, appena due anni fa aveva provato, con un'indagine a tappeto su tutto il territorio nazionale che il Sud produce il 50% della ricchezza prodotta nel Paese. Cioè come il Nord. Con la differenza sostanziale che il 50% della ricchezza prodotta nel Sud sta in mano alla malavita organizzata. Come è stato rilevato già da qualche giorno da osservatori attenti, nei programmi degli attuali partiti che si candiderebbero a governare questo disgraziato Paese, non vi è traccia della parola mafia se non per una pura rappresentazione formale e senza alcuna proposta concreta.