Titolo: Io sono nato quaggiù in Meridione

Io sono nato quaggiù in Meridione dove la gente fa colazione con un pò di cipolla e di pane e certezza non ha nel domani dove ancora il padrone è il barone e quando passa gli bacian le mani Dove il divorzio esiste di fatto dove le mamme si vestono a lutto dove le mogli son senza marito e le baracche hanno i terremotati dove il meglio aspettando si spera dove si muore sepolti in miniera Io sono nato quaggiù in Meridione dove la gente e semplice e buona dove in pochi si legge il giornale e la scuola non è obbligatoria dove a dieci anni si è già sfruttati ed a vent'anni in questura arruolati Io sono nato quaggiù in Meridione dove profuma la zagara in fiore dove il sensale porta l'amore e le ragazze son vergini ancora dove il treno lascia i villeggianti e fa il carico degli emigranti Dove la barba si fa dal barbiere e il calzolaio fa ancora il mestiere dove ancora non c'è l'ospedale e l'autostrada ci han fatto passare dove i giovani voglion tornare ed i vecchi ci voglion morire Io sono nato quaggiù in Meridione... Così cantavo nel 1970 al mio paese, laggiù a Palazzolo Acreide in Sicilia. Cos'è cambiato sostanzialmente dopo 42 anni? Allora come ora penso che non esiste un Salvatore e ora come allora penso che o ce la facciamo noi, tutti insieme, o non ce la faremo. Abbiamo motivi di ottimismo?