Titolo: I dipendenti comunali. Lo sciopero e Del gaudio.

A Caserta i dipendenti comunali scioperano contro il sindaco per via della mancata corresponsione dello stipendio di ottobre e alla manifestazione con corteo partecipa il sindaco stesso con l'impareggiabile assessore Ferraro. Impagabile! Neanche Totò aveva pensato a tanto. Degna di nota poi la dichiarazione di un certo Crisci, pare segretario provinciale di un certo sindacato chiamato CSIL: lo scioperao "è un evento storico ma le responsabilità sono delle ultime amministrazioni e quindi anche delle attuali maggioranze (così la dichiarazione su Il Mattino. Lo giuro!) e opposizione che hanno gestito le casse comunali con leggerezza". Il poveretto qualcosa doveva pur dire e allora se la prende con tutti. Ma poco poco. In effetti dice il Crisci "hanno gestito con leggerezza". Sembra una frase presa da "Il Giorno" di Parini. E' con leggiadria e sobrietà che una manica di corrotti e incapaci ha portato il comune al dissesto, poichè hanno gestito "con leggerezza". Per essere pesante e grave la gestione quanto doveva essere il disavanzo un miliardo di euro sig. Crisci? Non bastano oltre 300 milioni di euro. Quella è solo una gestione leggera. E siccome, il salvatore dei diritti dei lavoratori nostrani afferma che la responsabilità è di tutti, quindi, come direbbe Craxi, tutti ladri, tutti innocenti. E così sia. Caro Apperti, tu che sei di Speranza per Caserta, neo consigliere comunale, vuoi vedere che la colpa è tua della situazione delle casse comunali? Per Crisci pare di si. E' commovente tanta leggiadra prudenza di un sindacato che ha delle responsabilità storiche in un territorio che presenta un disastro morale ed economico che non trova paragoni in nessuna parte del Paese. Proporrei, ma con leggerezza, di dimissionare tanto campione senza valore che, immeritatamente, dice di rappresentare un sindacato dei lavoratori. La paradossale vicenda che ha visto il sindaco manifestare contro se stesso insieme ai dipendenti comunali che manifestavano contro Del Gaudio, pare sindaco, mi riporta in mente il film di Elio Petri ispirato al libro di Sciascia "A ciascuno il suo". Il professor Laurana, protagonosta della storia, interpretato dall'impareggiabile Gian Maria Volontè, fa delle indagini su un delitto d'onore. In estrema sintesi, scopre chi sono i responsabili dei due assassinati ma,il mandante degli omicidi è proprio colui che era riuscito a sviare brillantemente qualsiasi sospetto con la generosa difesa dei presunti assassini. Laurana si invaghisce proprio della complice del mandante alla quale svela tutto e per questo verrà ucciso. Il film si chiude con la scena di due uomini di rispetto che al matrimonio dell'inconsolabile vedova con il mandante esclamano "Il professore, però era una brava persona" dice uno dei due. E l'altro replica "no, era un cretino". I dipendenti del comune di Caserta mi ricordano proprio il professor Laurana. Dei cretini.