Titolo: Caserta: Forse c’è qualche novità

Nessuno fra gli osservatori, la stampa, e quanti si peritano di essere degli specialisti in comunicazione ha rilevato le vere novità del voto amministrativo: Cosentino che occupa finalmente Caserta, città capoluogo e il movimento di Speranza per Caserta che a Camigliano, con l’ing. Cenname, si riprende il governo della città con il 77,76% dei voti (a Salerno De Luca ha ottenuto il 74,42%) e a Caserta il candidato sindaco, prof. Melone prende ben l’11,40 % dei consensi piazzandosi al terzo posto su sei candidati, dopo Del Gaudio e Marino e avanti ad altri tre candidati fra cui l’istrione e dilapidatore Falco. Si può negare l’evidenza come si è fatto per tutta la campagna elettorale da parte della stampa, ma non si potrà andare oltre. C’è un limite che certa stampa, deve capire, non può superare se ha a cuore la crescita civile e democratica di Terra di Lavoro. Non abbiamo motivo di essere ottimisti in tale senso ma la strada è obbligata: i giornalisti di queste contrade devono capire qual è il loro ruolo e senza sussiego e puzzette sotto il naso dovranno fare i conti con la realtà e non “inventarsi” una città incredibile, un territorio fantastico, un futuro certo e spianato soprattutto per i giovani. Non è così. Caserta sta agli ultimi posti in tutto ed è con i problemi del lavoro, dei servizi e dell’uso corretto delle risorse con cui bisogna fare i conti. Così come bisogna fare i conti con l’altra novità: Cosentino, Landolfi, Polverino & C. i quali, grazie a una città smemorata per una parte e complice per un’altra, ha dato per il tramite di Del Gaudio, la città capoluogo al casalese più famoso di Sandokan e a quel gruppo dirigente del partito di governo che crea imbarazzo a livello internazionale, ingombro a livello nazionale e preoccupazione a livello locale. A questa gente il disastro economico, finanziario e morale cui Falco con l’entusiastico aiuto di Del Gaudio, allora assessore, non interessa un fico secco. Sono i fatti che contano e i 165 milioni di debiti generati in pochi anni da Falco & C. stanno lì come testimoni di un cinismo e di un’incapacità amministrativa eclatante. Riesce difficile pensare che Del Gaudio sia in grado, voglia o riesca a smarcarsi da quel gruppo che, con la sua accondiscendenza, ha voluto accettare aiuto e sostegno. Adesso le cambiali vanno onorate. Ma chi pagherà? Se veramente vuole compiere una svolta nella storia della città, lo invitiamo da subito ad approvare almeno i primi 5 seguenti atti e dare un segnale chiaro e inequivocabile che Del Gaudio non ha nulla a che vedere con Cosentino, Polverino & C: 1) Policlinico universitario: opposizione all’autorizzazione della regione alla Cementir. Richiesta alla Regione di procedere alla delocalizzazione o chiusura della Cementir e del cementificio Moccia; 2) Delibera di approvazione del progetto area ex Macrico elaborato dall’Università di Caserta e dal movimento ambientalista casertano che destina a parco verde pubblico l’area; 3) Proposta alla Regione Campania di istituzione del Parco Urbano Agricolo-Turistico dei Colli Tifatini nell’ambito della L.R. n.17/2003 e L.R. n. 33/1993; 4) Delibera di divieto di espansione edilizia attraverso l’uso del suolo agrario necessario per la produzione di cibo e per salvaguardare il nostro paesaggio. Conseguentemente rinuncia al cosiddetto housing sociale per la costruzione di 7500 inutili appartamenti in considerazione anche dell’alto numero di appartamenti sfitti in città (oltre 4000) e sostegno a politiche di ristrutturazione edilizia verso edifici privati energeticamente neutrali; 5) Modificare lo Statuto del Comune in direzione del riconoscimento del diritto umano all'acqua quale risorsa pubblica e inalienabile; sostenere il servizio idrico integrato quale servizio pubblico locale di interesse generale attraverso la gestione del servizio idrico integrato effettuata da un soggetto di diritto pubblico. Se tutto ciò non avverrà o si andrà in tutt’altra direzione potremmo dire senza ombra di essere smentiti: “Fuori la democrazia a Caserta. Dentro Cosentino, Landolfi, Polverino & C.".