Titolo: E se il commissario prefettizio dichiarasse il dissesto finanziario del Comune di Caserta?

Oggi ho scritto al dr. Pietro Mattei, commissario prefettizio nominato il 4 gennaio scorso dal Prefetto Monaco all'indomani della sospensione del Consiglio comunale. Ecco il testo. Gentile sig. Commissario, il decreto di sospensione del Consiglio comunale di Caserta le attribuisce i poteri del Sindaco, della Giunta e del Consiglio comunale. La situazione economica e finanziaria dell'ente, i debiti fuori bilancio riconosciuti, il livello dei residui passivi, circa il doppio delle entrate correnti riscosse in un anno, imporrebbero, di fatto, la dichiarazione di dissesto finanziario dell'ente. Se a questa situazione si aggiungono la vicenda parcheggi sotterranei (80 milioni di euro) e l'arbitrato SACE (50 milioni di euro) il quadro del disastro appare del tutto evidente. Sono assolutamente certo che lei abbia verificato la situazione finanziaria dell'ente e i compiti che la legge e il decreto del 4 gennaio u.s. le affidano, la legittimerebbero a procedere. A sentire gli stakeolder e i bene informati nessuno crede che lei proceder� a dichiarare il dissesto dell'ente. I politici, diciamo cos�, non lo hanno fatto e non lo faranno perch� ritengono un errore politico grave e un atto di debolezza. In questa spirale chi ne fa le spese sono i creditori e i cittadini. Ma c'� un altro elemento che sottopongo alla sua attenzione e che mi ha spinto a scriverle. Se lei dichiara il dissesto, tutti i candidati e le forze politiche sarebbero costrette a parlare di politica, a ragionare sul futuro della citt� in ragione delle sue risorse e a costringerli ad un vero confronto fatto non di promesse clientelari e di cambiali in bianco che nessuno � in grado di pagare. Non � poco visto che il nostro gap � essenzialmente culturale e che il territorio avrebbe bisogno di una classe politica fatta di gente che vuole amministrare per il bene comune e non per s�, il gruppo o il clan. La ringrazio per l'attenzione. Dr.agr. Giuseppe Messina