Titolo: POLICLINICO PIP E CEMENTIFICI. E' ORA DI CAMBIARE

Dopo i PIP (Piani di Insediamento Produttivo) di San Benedetto a servizio esclusivo del costruendo policlinico si delocalizzino i cementifici Moccia e Cementir. L’Amministrazione comunale di Caserta, per bocca dell’assessore comunale all’Urbanistica Domenico Moccia, ha comunicato di aver riavviato l’iter per una rapida approvazione dei PIP di San Benedetto ma solamente con insediamenti funzionali al Policlinico. Non conosciamo nel dettaglio la proposta della giunta Petteruti ma ci aspettiamo che nel suddetto piano ci siano previsti anche servizi per le famiglie dei degenti anche nell’ipotesi di possibili convenzioni con l’università. La proposta del consigliere Del Gaudio ci ricorda, invece, una vaga logica democristiana (quella del mediare tutto): riservare un’adeguata area per il polo serico, è del tutto sbagliata sia sul piano tecnico, ambientale ed economico. Sfugge all’illustre consigliere che il settore serico è particolarmente inquinante e mal si coniugherebbe quella attività in un ambiente che deve essere e mantenuto salubre. In questo senso neanche l’amministrazione comunale di Caserta, così come quella di Maddaloni può sfuggire alle sue responsabilità. In un contesto di pianificazione urbanistica, che va decisamente nella direzione di un polo sanitario, ogni convivenza con cave e cementifici è del tutto impossibile. Lo hanno scritto i tecnici che hanno compilato la VIA per la costruzione del policlinico, lo impongono la legge, lo suggerisce il buon senso e il principio di precauzione. Il comprensorio che va da Lo Uttaro a S.Clemente a S.Benedetto dovrà trasformarsi in un’area “normale”, dove non sarà più ammesso respirare polveri, sopportare discariche o "panettoni" di monnezza di qualunque forma e dimensione o siti di stoccaggio provvisorio/perenni o impianti di compostaggio; bere acqua che ha odore sapore e colore. Non si illudano i nostri amministratori e decisori politici la società civile casertana, organizzata con i suoi comitati e associazioni ambientaliste, è vigile e attenta e così come ha ottenuto questo primo successo sui PIP, per stessa ammissione dell'amministrazione comunale, che ha dimostrato oltre ad una capacità di protesta anche una grande capacità di proposta, riuscirà a piegare agli bisogni e diritti di tutti i grandi interessi di Caltagirone e del gruppo Moccia/Buzi che, come cementieri e cavaioli condizionano la nostra vita da oltre 40 anni. E’ tempo di cambiare strada e di utilizzare tutte le convenienze derivanti anche dalle nuove destinazioni territoriali. L'inversione di marcia dell'Amministrazione Petteruti offre la possibilità alla stessa di riflettere attorno ad altre grandi scelte a partire dall'area ex Macrico e dal Parco Urbano dei colli Tifatini, dove le associazioni ambientaliste da anni hanno presentato precise proposte (con progetti che ha visto la stessa SUN coinvolta) che crediamo, questa amministrazione comunale originariamente sostenuta possa e debba fare propri e porli in essere. Il tempo c'è. C'è tutto il tempo per ricucire lo strappo con la società civile nell'interesse del bene comune e del progresso.