LE STATISTICHE UFFICIALI • PRIMI IN EUROPA. Nel 2009: 1.050 morti (3,75 per ogni giorno lavorativo),790 mila infortuni (5,8 infortuni al minuto per ogni giorno di lavoro), 34.646 nuovi casi di malattie professionali (123,7 nuovi casi per ogni giorno di lavoro); • dal primo gennaio 2010: 602 morti, 602.824 infortuni, 15.070 nuovi invalidi. COSA DICONO GOVERNO E IMPRESE “Gli infortuni sono in calo del 7,5%; il 25% degli incidenti mortali avviene sulla strada (infortuni in itinere) e quindi si tratta di incidenti stradali” COSA NON DICONO - Nel 2009 la produzione industriale è calata di quasi il 20% (meno lavoro-meno infortuni); - il lavoro nero è aumentato (chi non è assicurato non denuncia gli infortuni); - molte aziende mascherano gli infortuni con le ferie o con la malattia; - le omesse denunce sono in aumento; - gli infortuni in itinere colpiscono camionisti, rappresentanti, operai dei cantieri stradali, pendolari; - di lavoro si muore perché di precarietà si vive. Due operai morti su tre sono precari e gli immigrati pagano il prezzo più alto. QUESTO PROGETTO DI VITA, QUESTO STILE DI VITA E’ FALLIMENTARE E NON HA FUNZIONATO. STA GENERANDO SOLO INFELICITA’ E DISTRUGGENDO LE RISORSE DEL PIANETA. NON VI E’ FUTURO. OCCORRE RIPENSARE AD UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO CHE NON SIA COMPETITIVO MA COOPERATIVO. E’ NECESSARIO USCIRE DAI MECCANISMI DI ACCUMULAZIONE POLITICO-ECONOMICA DELLA MODERNITA’ PER CATTURARE “FORME DI VITA ALTRE” DA CUI FAR PARTIRE LA RESISTENZA CONTRO IL “FETICISMO DELLO SVILUPPO”. OCCORRE AVERE LA CONSAPEVOLEZZA CHE L'IDEA CHE IL SUD NON ABBIA SOLO DAIMPARARE DAL NORD, DAI PAESI COSIDDETTI SVILUPPATI, MA HA ANCHE QUALCOSA DA INSEGNARE E, QUINDI, IL SUO DESTINO NON E’ QUELLO DI SCOMPARIRE PER DIVENTARE NORD, PER DIVENTARE COME IL RESTO DEL MONDO. UN SUD CHE DIVIENE CATEGORIA DI LIBERAZIONE PROPRIO IN QUANTO CONTRALTARE IRRIDUCIBILE DELLA MODERNIZZAZIONE MA NELL’OTTICA DELLA DECRESCITA E DI UN NUOVO PATTO CON GAIA.