Titolo: Ambiente e controllo del territorio a Caserta: una crisi annunciata

Il Comune di Caserta, in materia ambientale sta vivendo la sua più grave crisi da quando il settore, nel 1994, venne istituito. A questa crisi si aggiunge quella della Polizia municipale. Analizziamo i fatti. La legge attribuisce ai comuni come Caserta una serie di compiti ben evidenziati nella tabella sotto riportata anche in forma di proposta. Negli ultimi anni il comune a mala pena è riuscito ad assicurare il servizio di igiene urbana, qualcosa sul randagismo e poi sostanzialmente il vuoto. L’intero settore, allo stato, è gestito da due geometri ai quali è stata riconosciuta una posizione organizzativa. Uno dei due sembra però aver gettato la spugna. Ci dovrebbe essere un dirigente del settore ma l’attuale non sembra per nulla intenzionato ad assumersi con competenza, costanza ed efficienza le sue responsabilità. Oltre 25 milioni di euro che costituiscono una parte considerevole del bilancio comunale, sono in mano (fra l’altro il più importante e oneroso appalto del comune, quello della SABA) a volenterosi che dovrebbero assicurare l’impossibile in queste condizioni. Pare addirittura che ci siano dipendenti che non apprezzano molto l’idea di lavorare poiché fra cinque anni (dico 5) andranno in pensione. Altri ancora fra malattie vere o presunte non ritengono di esporsi più di tanto ai "pesi" del lavoro. Fra i nuovi ispettori, nominati con il più veloce e squalificante e squalificato concorso interno pare che addirittura qualcuno vorrebbe magari dare una mano ma ci vorrebbe preparazione e organizzazione, due strumenti che al momento non sono disponibili. Se si pensa, però, che il sindaco ha nominato un professore universitario che ha scienza e competenza nel settore delle tecnologie legate all’igiene urbana potrebbe essere anche possibile, nonostante la politica del personale attuata a Caserta, che attraverso un’adeguata organizzazione e motivazione del personale qualcosa di buono si possa riuscire ad ottenere. Nulla però sarà possibile se non si attrezza una dirigenza all’altezza del compito. Se si pensa ad Agenda 21, alle industrie insalubri, alla mobilità sostenibile, al problema dell’amianto, alla bonifica dei siti inquinati, al piano energetico ambientale (elaborato già nel 1997 e mai approvato), alla progettazione di una città sostenibile insomma, viene da ridere se non da piangere a guardare l’attuale situazione organizzativa e operativa del comune di Caserta, capoluogo di provincia, di come viene tenuto in considerazione il futuro. A tutto ciò si aggiunge la perenne crisi del settore della Polizia Municipale, anch’esso creato, quale settore autonomo, nel 1995. Una crisi generata oltre che da scelte infelici del passato nella dirigenza anche dell’accontentarsi di personale che da lì a poco sarebbe dovuta andare in pensione come nel caso dell’attuale dirigente capo della Polizia Municipale. In materia ambientale poi sembra incredibile ma la situazione è questa: non si è mai riusciti (perché riteniamo, non si è voluto) a creare una squadra preposta alla vigilanza ambientale, nonostante la legge, nonostante la presenza di personale, nonostante i problemi e nonostante le innumerevoli proteste/proposte dello stesso settore ambiente che, inutilmente, spera che alle azioni di prevenzione, ad esempio in materia di igiene urbana, corrispondesse un’adeguata azione di repressione e di controllo sul territorio. Sfidiamo il comando della Polizia Municipale di Caserta a rendere noti i risultati almeno dell’ultimo anno in materia di: igiene urbana, cani padronali, distribuzione di pubblicità per le strade e i condomini, rispetto delle norme di smaltimento rifiuti da parte dei commercianti e di quelli del mercato coperto e del mercato bisettimanale, inquinamento acustico, amianto, elettrosmog, cave e industrie insalubri, ritiro e corretto smaltimento degli elettrodomestici da parte dei commercianti. Noi riteniamo che non esista alcun bilancio da presentare in questo settore. Appare del tutto evidente che il problema che si solleverà per effetto del pensionamento dell’attuale comandante per il raggiungimento del limite di età dovrà costituire l’occasione giusta per il sindaco di individuare una persona, scelta anche fra alti ufficiali dell’esercito, dei carabinieri, ecc. che per autorevolezza e competenza possano dare almeno nel medio perisodo, una svolta, insieme al nuovo dirigente del settore ambiente a tutto il comune di Caserta e un visibile segnale a tutta la cittadinanza. LE FUNZIONI DEI COMUNI IN MATERIA AMBIENTALE Come potrebbe essere nel comune di Caserta SERVIZIO N.1 NOI, L’AMBIENTE E GLI ALTRI ANIMALI 1. Iniziative ambientali 2. Agenda 21 3. Animali (compreso randagismo) SERVIZIO N.2 IGIENE AMBIENTALE 1. Rifiuti 2. Amianto 3. Bonifiche siti inquinati 4. Zanzare, topi, blattee e altri animali pericolosi 5. Acque, scarichi civili e depurazione SERVIZIO N.3 ATTIVITA’ PRODUTTIVE E TUTELA AMBIENTALE 1. Industrie insalubri e cave 2. Terre & Rocce da scavo 3. Aria 4. Rumore 5. Elettrosmog 6. Energia 7. Valutazione Impatto Ambientale 8. Impianti termici VIGILANZA AMBIENTALE 1. Vigilanza ambientale MOBILITA’ SOSTENIBILE 1. Mobilità sostenibile VERDE PUBBLICO 1. La cura del verde a. Parchi e giardini b. Alberi c. Attività nel verde