Titolo: Cementifici e CDR: Caserta e Maddaloni da che parte stanno?

La commissione ambiente regionale diffiderà l´assessore Walter Ganapini all´utilizzo dei cementifici per l´incenerimento di rifiuti. E´ questa la decisione, presa all´unanimità dai componenti della commissione ambiente permanente dopo aver ascoltato i rappresentanti dei comitati civici che avevano fatto richiesta di audizione. I presidenti del comitato del Parco Cerasola e Centurano, Giovanna Maietta, del comitato per la salute pubblica e del comitato vivibilità di Maddaloni, Michele Venturino e Antonio Cuomo hanno esposto le motivazioni per le quali è addirittura improponibile l´incenerimento di rifiuti nei cementifici delle ditte Cementir e Moccia, facendo mettere agli atti un documento al quale hanno aderito numerose associazioni casertane. La commissione ambiente si è espressa in piena condivisione di quanto riportato dai rappresentanti dei comitati e provvederà ad inoltrare all´assessore all´ambiente regionale una lettera di diffida e una convocazione a presentarsi davanti alla commissione subito dopo la pausa estiva. All´audizione di oggi (ieri per chi legge) erano convocati oltre all´assessore Ganapini che non si è presentato, i sindaci di Caserta e Maddaloni, che non si sono preoccupati di inviare neanche un delegato, diversamente dal commissario prefettizio Biagio Giliberti, anche egli invitato, che ha delegato l´ingegnere Alfonso Pirone, il quale ha garantito che la Provincia provvederà alla revoca dell´autorizzazione all´incenerimento di rifiuti e che alla prossima conferenza di servizi sull´ampliamento di cava sarà ribadito il parere negativo per il vincolo di rimboschimento. Il prefetto Giliberti, informato da noi si è sempre mostrato attento e sensibile a questa grave problematica, agendo nella legalità e per la comunità. Una sensibilità che non può assolutamente appartenere ai sindaci di Caserta e Maddaloni che oltre a qualche proclamo a mezzo stampa non hanno mosso un dito per impedire che si procedesse con atti e accordi all´incenerimento di rifiuti negli obsoleti impianti Moccia e Cementir. Ci sono molti lati oscuri in questa vicenda e noi abbiamo fatto richiesta alla Commissione di chiarimento. Di fronte a un pericolo di questa entità non ci si può limitare solo a dichiararsi contrario, bisogna attivarsi e accertarsi che non si utilizzino i cementifici come inceneritori di rifiuti. Ganipini il 21 Luglio scorso ha firmato un protocollo d´intesa con l´associazione dei cementieri per incenerire i rifiuti. I cementifici a cui si fa riferimento sono l´italcementi di Pontecagnano, Cementir di Maddaloni e Moccia di Caserta. Tra le tre ditte, la Cementir già ha avviato le procedure per l´adeguamento dell´impianto all´incenerimento di rifiuti (non si capisce dal protocollo di quale tipologia), che noi presumiamo siano le famigerate balle rifiutate persino dall´inceneritore di Acerra e non certamente combustibile da rifiuti di qualità che non abbiamo e che probabilmente non avremo mai. Già da Marzo del 2008 la Cementir aveva chiesto l´autorizzazione al trattamento di rifiuti nel cementificio, un autorizzazione che viene rilasciata dalla Provincia nell´aprile dello stesso anno e che oggi è in fase di revoca. La prima richiesta della Cementir appunto quella del marzo 2008 viene fatta in una conferenza di servizi alla quale partecipano, rappresentanti della provincia, del comune di Maddaloni, dell´Asl, dell´Arpac, dell´Università. A gennaio di quest´anno la Cementir chiede l´affissione all´albo pretorio del comune di Maddaloni del progetto preliminare per la trasformazione del cementificio a inceneritore di rifiuti, quasi contestualmente inoltra richiesta di assoggettabilità di Valutazione di impatto ambientale alla Regione per l´incenerimento, istanza viene trasmessa anche al sindaco Farina. Intanto l´assessore Ganapini inseriva gli impianti casertani nelle linee guida per l´aggiornamento del piano rifiuti regionale e allo stesso tempo negava e ammetteva a secondo del contesto in cui si trovava che si programmava l´incenerimento nei cementifici, accusandoci addirittura di creare allarmismo. Ora è chiaro che Ganapini dopo l´accordo con i cementieri non potrà negare con facilità e quando verrà chiamato dalla commissione ambiente regionale, dove saremo presenti anche noi dovrà spiegare per quale motivo si accanisce a voler definitivamente distruggere il territorio casertano, dove ha programmato 7 inceneritori individuati nelle centrali termoelettriche, di turbogas e cementifici. Caserta 28 luglio 2009 Giovanna Maietta - presidente comitato di quartiere di Parco Cerasola e Centurano