Titolo: Per NOGARO. Lettera aperta

I SINDACI DEI COMUNI DELLA DIOCESI DI CASERTA TACCIONO! Come è a tutti noto il padre Raffaele Nogaro il 31 dicembre 2008 ha presentato le proprie dimissioni da Vescovo della diocesi di Caserta e il 25 aprile 2009 è stato reso ufficiale il nome del suo successore. Da allora si sono susseguite numerose manifestazioni pubbliche per rendere onore al padre Nogaro che ha dato onore ai poveri mettendoli al primo posto del proprio episcopato, ha difeso l’ambiente e il territorio e ha dato significato alla “civitas casertana”. Tra queste affollatissime manifestazioni vi sono state quella dell’Azione Cattolica, quella delle ACLI con la presenza del presidente nazionale e di due ex presidenti nazionali, e ben due incontri presso la parrocchia Santissimo Nome di Maria con la presenza del vicerettore dell’Università Gregoriana e la partecipazione complessiva di più di 500 persone. E infine il riconoscimento pubblico dato al vescovo durante il Meeting dei Giovani di fine maggio da parte di AGESCI, Movimento dei Focolari, Pastorale Giovanile, e Azione Cattolica. Manifestazioni tutte che erano la testimonianza di un comune sentire e non certo manifestazioni retoriche o di circostanza. E’ certo molto grave la totale mancanza di iniziative delle Amministrazioni Comunali di Caserta, Capodrise, Casagiove, Castel Morrone, Limatola, Maddaloni, Recale, San Marco Evangelista, San Nicola la Strada, che ad oggi a 18 giorni dal 4 luglio ultimo giorno – dopo quasi vent’anni di episcopato – della presenza ufficiale di Nogaro in diocesi non hanno inteso offrire un cenno pubblico di riconoscenza al padre Nogaro. Eppure l’episcopato di Nogaro è stato tutto teso alla difesa della vita, della salute, del lavoro, del territorio e delle sue risorse locali e della dignità di tutti gli esseri umani residenti nella diocesi. L’impegno episcopale del padre Nogaro ha tradotto l’annuncio del Vangelo in una testimonianza disinteressata e coraggiosa. Quanti sono stati in questi anni gli operai delle fabbriche minacciate di chiusura che hanno trovato sempre aperte le porte dell’episcopio? E quanti i cittadini malati o vittime di soprusi e ingiustizie che hanno trovato nel vescovo un baluardo insormontabile nei confronti dell’arroganza o dell’indifferenza del potere politico? E quanti migranti sono stati accolti fornendo loro tutela, presentazioni, garanzie? E quanti nuclei familiari si sono potuti ricongiungere grazie all’azione di mediazione con uffici italiani e stranieri! E tutti sono stati accolti senza che venisse chiesta loro nessuna notizia circa la religione professata o l’essere credenti o non credenti. Dunque, a poco più di due settimane dalla conclusione del mandato gli Amministratori tacciono inoperosi. Mentre ci si sarebbe attesi una sorta di gara tra i sindaci a realizzare manifestazioni e celebrazioni si osserva un silenzio totale e indicativo dei propri giudizi nei confronti del vescovo e del suo operato. Questa scelta è ancora più grave per l’Amministrazione comunale di Caserta città capoluogo e centro della diocesi! Certamente una manifestazione pubblica di lode e riconoscenza sarebbe dovuta passare prima attraverso un riconoscimento di colpa da parte del Sindaco e della sua Giunta per aver favorito e permesso l’apertura della omicida discarica dello Uttaro e nell’esprimere riconoscenza proprio al vescovo lasciato solo a difendere la città facendosi rinchiudere più volte, all’età di 73 anni, sotto il sole nella discarica mortale. E questo è certo uno degli atti più alti del magistero del padre Nogaro: l’impegno totale per la difesa della vita, attraverso la difesa dell’ambiente e della legalità sostituendosi alle istituzioni latitanti o complici di coloro che attentano alla salute dei cittadini. Un impegno riaffermato più volte anche contro cave e cementifici protetti dalle scelte dissennate di rinnovo delle autorizzazioni, contratti di coltivazione e di attività da parte dei sindaci di Maddaloni. Questi fatti spiegano il silenzio di sindaci e amministratori ma dimostrano anche l’abissale distanza che questi ormai hanno dai cittadini che vorrebbero rappresentare. Infatti, la quasi totalità dei cittadini, senza alcuna distinzione, avverte nei confronti del vescovo Nogaro un inestinguibile debito di riconoscenza e gratitudine che non saranno certo i sindaci della diocesi di Caserta in grado mai di cancellare. Ne sono prova le tante richieste che in queste ore le Amministrazioni comunali stanno ricevendo ma esse chiedono che qualsiasi celebrazione riconosca prima queste gravi colpe, per non suonare come retorica e vuota, opera di continuata mistificazione e incensamento proprio nei confronti di un vescovo che l’incenso lo ha lasciato in sacrestia. • Sergio Tanzarella • Giuseppe Messina • Peppe Vozza • Margherita De Felice • Pietro Rocco • Silvana Lucibello • Gruppo Parrocchiale Parrocchia • "Santissimo Nome di Maria" • Comitato Caserta Città di Pace Se condividi, copia il testo, aggiungi la tua firma e invialo alla mia mail:giume@libero.it