Tutti i decisori politici, attribuendosi meriti inesistenti,
affermano che grazie a loro il 26 di questo mese si potranno
aprire ulteriori attività produttive e di servizi visto il
calo generale di tutti gli indici.
Ma è così?
Dieri proprio di no. Ma giudicate pure voi
I parametri presi in considerazione (ultimi otto giorni)
sono: numero di contagiati, numero di morti, tasso di
positività (in %)
16 apr 15.943 (contag.); 429 (morti); 4,86 (tasso posit.)
15 16.974 380 5,3
14 16.168 469 4,8
13 13.447 476 4,4
12 9.789 358 5,1
11 15.746 331 6,2
10 18.938 457 5,4
09 17.567 344 5,2
I dati ci raccontano, a mio giudizio, una situazione
sostanzialmente stazionaria che non inducono a nessun
ottimismo o ipotesi di apertura. Semmai il contrario.
Da un confronto con altri paesi che stanno come noi o peggio
(es. Francia, Germania) nessuno osa parlare di aperture.
Noi? Noi l'abbiamo buttata in politica e qualunque cretino
può dare fiato alla bocca in una situazione in cui
all'incapacità di governare la più grave crisi dal
dopoguerra, di fatto e visto i ripetuti fallimenti, ci si è
piegati alla speranza nei vaccini e quindi alla totale
sottomissione di Big Pharma, passando dalla commedia
politica alla tragedia sanitaria vera.