1. Breve storia di Palazzolo Acreide
In questa fine di un anno tra i più difficili appare utile
farsi alcune domande sulla nostra realtà territoriale e
sulla stagnazione dell’economia il cui territorio sembra
invece raccontarci una storia a ogni passo che facciamo
calpestando il suo suolo.
Perché a Palazzolo Acreide tutto sembra immobile?
Che ruolo svolge il suo patrimonio ambientale,
paesaggistico, naturale, monumentale e storico?
Cosa fare, come fare.
1. Breve storia di Palazzolo Acreide
Palazzolo Acreide, presenta testimonianze sin dall’età del
bronzo e, com’è stato opportunamente scritto, nel suo
territorio si rinvengono elementi assenti in tutti i centri
del Val di Noto, in quanto è come se convivessero tre anime:
l’anima greca dell’antica Akrai, l’anima medievale con il
quartiere medievale ancora con l’aspetto urbanistico
precedente al terremoto, e l’anima barocca con le nuove
chiese e i palazzi dell’inizio del Settecento.
Come è noto, Palazzolo Acreide è una zona archeologica tra
le più antiche nel panorama italiano, il cui tessuto urbano
si è mantenuto sufficientemente integro e in cui si possono
osservare le varie stratificazioni storiche: 3000 anni di
storia tra Siculi, Greci, Romani, Bizantini, Arabi e
Normanni.
Palazzolo Acreide grazie ai monumenti, palazzi e chiese di
stile Barocco e Liberty nel 2002 è stata iscritta
dall’UNESCO nell’elenco del patrimonio dell’Umanità e, in
seguito inserito tra i borghi più belli d’Italia. Cinque
musei, 36 ristoranti, una decina di macellerie in contesto
territoriale ed economico caratterizzato da una economia
cerealicola-zootecnica, dal contesto dei Monti Iblei e la
Valle dell’Anapo che svelano la più grande biodiversità del
pianeta: 83 piante/mq e oltre 1000 piante officinali
censite. Un contesto ambientale ed ecologico unico al mondo.
Palazzolo Acreide ha inoltre una vasta area archeologica,
con monumenti unici in Europa (cosiddetti Santoni) e poi il
teatro greco, il Bouleuterion, il presunto santuario di
Kore, il tempio di Afrodite e altri edifici religiosi
(l’Intagliata e l’Intagliatella) e i Templi Ferali e ancora
l’agorà greco-romana.
Durante il periodo greco la città coniò inoltre una moneta
con l’effigie della dea Demetra.
Nella prima età cristiana i complessi cimiteriali, la
necropoli della Pinita somigliante alle maestose sepolture
di Pantalica. Si pensi al sepolcro per la caratteristica
volta micenea a testimonianza dei rapporti con il mondo
greco ed egeo; quindi l’antro di Sparno e alcune
grotte-sepolcro nei pressi di Bauly. In epoca tardo antica e
cristiana la città accolse una numerosa comunità di
cristiani e di ebrei che migrarono dopo l’editto del 18
giugno 1492 che espelleva dai domini spagnoli le comunità
israelitiche.
Del periodo romano si conservano parecchie testimonianze tra
queste ad esempio la base di una statua onoraria dedicata a
Caio Verre.
Il Castello di Palazzolo Acreide o Rocca di Castelmezzano
rappresentava il caposaldo della difesa bizantina nella
Sicilia sud-orientale. E poi le concerie di età medievale,
completamente ignorate. Durante il periodo arabo la vita
dell’antica cittadina finì nell’anno 827 d.C., quando ad
Akrai si concentrarono le forze bizantine per cercare di
fermare l’avanzata delle truppe arabe verso Siracusa. I
Bizantini, tuttavia, numericamente inferiori, furono
costretti alla fuga e la città venne rasa al suolo dagli
Arabi. La città antica quindi fu distrutta dalle truppe
islamiche nell'827. Queste si accamparono nei suoi pressi in
attesa di occupare Siracusa. Di recente le ricerche sono
state riprese dall'Università di Varsavia che ha condotto
nell'area della città greco-romana alcune campagne di
scavo.
La città nell’età barocca.
Distrutta dal terremoto del 1693 Palazzolo rinacque e
arricchita di monumenti e chiese di grande valore: il
Palazzo Municipale, la Villa Comunale e poi le chiese: di S.
Sebastiano, di S. Paolo (eletto nel 1688 Patrono di
Palazzolo Acreide) costruita sulla vecchia Chiesa di S.
Sofia; la Chiesa di S. Nicolò che è la Chiesa Madre, e,
infine, non certo per importanza, la Chiesa dell’Annunziata
è la più antica di Palazzolo Acreide.
E ancora il Carnevale con le sfilate di carri allegorici con
la partecipazione delle caratteristiche maschere siracusane
come per esempio i Cuturri. Tradizionale Sagra dei "Cavati"
al sugo di maiale, degustazioni gastronomiche a base dei
cosiddetti cavatieddi, un tipo di pasta condita con il sugo
di maiale, e non solo, nelle piazze principali negli stand
adibiti alla degustazione, si possono assaggiare la
salsiccia tradizionale di Palazzolo Acreide, Presidio Slow
Food e altre tipicità locali (dolci in modo particolare). Il
carnevale di Palazzolo ha origini molto antiche certamente
anteriore al terremoto del 1693. Esso pare che trae origine
da un’antichissima e caratteristica processione che si
svolgeva a Palazzolo in occasione della festa della Madonna
Odigitria, caratterizzata da un corteo di donne in maschera
coperte da un ampio manto e perciò dette ntuppatedde, che
irrompevano in mezzo alla processione sconvolgendola con il
loro procedere a passo di musiche trascinanti e a ritmi di
danza incalzanti.
Partendo dai greci ben 2684 anni di storia!
Con questa storia e questo patrimonio perché Palazzolo si
presenta immobile?