Facciamo un pò di conti che, però non tornano
Il terremoto dell'Irpinia del 1980 fu un sisma che si
verificò il 23 novembre 1980 e che colpì la Campania
centrale e la Basilicata centro-settentrionale.
Caratterizzato da una magnitudo di 6,9 (X grado della scala
Mercalli) con epicentro tra i comuni di Teora, Castelnuovo
di Conza e Conza della Campania, causò circa 280.000
sfollati, 8.848 feriti e, secondo le stime più attendibili,
2.914 morti.
Popolazione coinvolta: 6 milioni di abitanti. Abitazioni
distrutte o danneggiate dal sisma: 362.000.
Contributi pubblici dello Stato italiano, secondo la
Commissione parlamentare d'inchiesta (prima
dell'approvazione della legge finanziaria 1991): 50.902
miliardi di lire, circa 26 miliardi € qualcosa come 4.333,00
euro ad abitante! Se, per ipotesi lo Stato avesse dato i 26
miliardi di euro ai 280.000 sfollati, questi avrebbero
ricevuto € 92.857,14 certamente sufficienti per rifarsi le
abitazioni. Se, invece, i contributi fossero andati ai
proprietari delle 362.000 abitazioni distrutte, avrebbero
ricevuto in media € 71.832,20. Ma allora le chiese, i
palazzi pubblici, il recupero edilizio, le infrastrutture
con quali soldi li hanno (in parte) realizzati? Con i 36
miliardi di euro?
Cosa mi sfugge?
Tutti parlano di sprechi e ruberie che sicuramente ci sono
stati, così come la presenza della camorra, ampiamente
dimostrata nei processi e dalle sentenze.
Faccio un solo esempio.
E' scritto che per l'edilizia pubblica e privata sono stati
spesi 18.000 miliardi di lire. Se dividiamo questa cifra per
le 362.000 abitazioni distrutte, viene fuori che per ogni
singola abitazione lo Stato avrebbe dato esattamente in euro
25.680,17 ma al lordo delle spese destinate all'edilizia
pubblica!
Ripeto cosa mi sfugge? Ho forse sbagliato i calcoli?
Chiedo a chi ne sa di più. Grazie