Il 14 novembre del 2014 veniva costituita la Cooperativa di
allevatori Apollo. Grazie alla spinta dell'allora sindaco
Scibetta e dell'operoso impegno del dr. veter. Giuseppe
Valvo accettai la sfida di organizzare (gratuitamente) una
cooperativa agricola-zootecnica con l'obiettivo principale
di concentrare l'offerta, acquistare prodotti e materie
prime per le aziende dei soci e gestire il futuro macello
comprensoriale.
Dopo quasi due anni di lavoro, riunioni, incontri pubblici,
convegni, seminari, domande dei futuri soci, decine di
riunioni il 14 novembre 2014 costituimmo la cooperativa. Io
venni chiamato a fare il presidente (non socio) e
immediatamente ci mettemmo al lavoro.
Ecco i risultati di bilancio:
Bilancio al 2015 chiuso con € 34.692,00
Bilancio al 2016 chiuso con € 396.528,00
Bilancio al 2017 chiuso con € 479.071,00
Nessun bilancio depositato dopo le mie dimissioni del 28
luglio 2017 ovvero al 31/12/2018 e 31/12/2019.
Questi i numeri.
Avevo promesso che avrei dato gratis tre anni della mia vita
alla cooperativa. Mi dimisi 4 mesi prima.
Perché?
Di seguito la mia lettera ai soci del 31 luglio 2017 dopo le
dimissioni presentate al CdA del 28 luglio.
Cari soci,
vi comunico che venerdì 28 luglio u.s. ho presentato al CdA
le mie irrevocabili dimissioni da presidente del sodalizio.
Come sapete, così come dichiarato all’atto della
costituzione della cooperativa, il mio impegno nei vostri
confronti sarebbe scaduto il prossimo novembre in occasione
del rinnovo delle cariche sociali. I motivi di tale anticipo
sono stati innanzitutto nell’interesse della cooperativa,
poi per motivi personali e familiari.
Sono venute meno le condizioni di una mia ulteriore
permanenza nel sodalizio.
Da diverso tempo ormai, e grazie alla mia lontananza e ai
collaboratori della Cooperativa che il CdA ha assunto un
notevole livello di autonomia e già diverse iniziative sono
state prese o programmate senza aver sentito il bisogno
della necessità di coinvolgermi né di comunicarmelo.
D’altra parte non sono socio e la cooperativa è vostra.
Lascio la presidenza con un bilancio direi lusinghiero sia
in termini di fatturato, sia in termini di credibilità
sociale.
Molti passi avanti si sono fatti. Penso all’affidamento
rotativo, attraverso il quale diversi soci hanno sistemato
conti, acquistato animali e terreni e migliorato le loro
condizioni di vita e familiari e anche la loro stessa
credibilità imprenditoriale. Penso all’organizzazione circa
gli acquisti collettivi, al mangime a marca Apollo e, tra
poco anche al mangime per suini neri siciliani. Penso al
Presidio Slow Food e all’Associazione Salsiccia tradizionale
di Palazzolo Acreide. Penso alla partecipazione a
manifestazioni, al sito e alla pagina Facebook. Penso ai
nostri tecnici (dr. Caligiore e dr. Gallo in modo
particolare) e alla rete di tecnici, docenti universitari,
amici della cooperativa, all’AIAB, alla Legacoop, al dr.
Taglia e al dr. Dell’Arte e a tanti altri che sono vicini e
sostengono, spesso silenziosamente Apollo. La Cooperativa è
conosciuta e rispettata sul territorio e, grazie alla buona
gestione, non ha debiti e nessuno mai si è lamentato. Mai
dico mai da parte mia ho tenuto nascosto informazioni o
iniziative che non siano state prima condivise. Nessuna
crisi, nessun problema che non possa essere stato
rapidamente e positivamente risolto.
Ringrazio innanzitutto i soci che mi hanno concesso fiducia
e hanno creduto e confidano nell’iniziativa che si è
consolidata nell’arco di tre anni circa e che si è
trasformata in vero e proprio progetto di lavoro e di vita
per tanti di voi e ha seminato la fiducia e la certezza nel
territorio che attraverso l’aggregazione è possibile dare
risposte certe a un futuro incerto.
Ringrazio con tutto l’affetto e la stima che meritano le
signore Giansiracusa, Bellassai e Angelico.
La Cooperativa ha assunto molti impegni e promosso molte
iniziative: dalla gestione del contratto Conad, alla
partecipazione alla gara per la gestione del frigo macello,
all’acquisto del suolo per la realizzazione della stalla
sociale, alla possibilità che qualche figlio di socio possa
andare ospite presso un macello al Nord (il dr. Stefano
Mengoli, presidente del Consorzio di tutela vitellone bianco
dell’Appennino Centrale, tramite il dr. Taglia, è disposto
ad ospitare fino a sei mesi una persona indicata dalla
Cooperativa per imparare a dirigere un macello). Così come
in altre strutture aderenti a Legacoop possano ospitare dei
giovani palazzolesi per apprendere l’arte della
trasformazione dei suini e la produzione di prosciutti e
salumi, oltre che a marmellate, ecc.
Questi impegni e programmi impongono una presenza assidua e
giornaliera nella direzione della Cooperativa. Io non posso
assicurare più tale presenza e la distanza è diventata
incolmabile.
La possibilità poi che entrino dei soci sovventori (il
consigliere Levanti ha trovato infatti possibili
finanziatori per la gestione del frigo macello per circa
100.000 euro!) o che si possa attivare il prestito da parte
dei soci o altre iniziative tutte previste nello statuto,
senza bisogno di iniziative esterne, obbligano un costante
impegno che solo un CdA di soci e comunque di residenti può
garantire e assicurare.
Con l’auspicio di una più attenta e motivata partecipazione
da parte vostra, vi auguro tanta prosperità e successi. Vi
saluto con affetto e stima e ringrazio quanti hanno riposto
fiducia nella mia persona.
Dr. agr. Giuseppe Messina – www.messinagiuseppe.it
Ma i risultati economici e la credibilità sociale della
cooperativa in breve volgere di due anni sono del tutto
esauriti e non si ha alcuna percezione pubblica di quello
che la cooperativa con il nuovo CdA stia facendo. Lo stesso
sito, come la pagina Facebook sono scomparsi.
Un'altra occasione mancata per il nostro territorio, ma non
si può costruire il futuro solo con i no.
I soci della cooperativa Apollo, ad eccezione
dell'affidamento rotativo che ha garantito un credito di
esercizio annuo a un costo ridicolo e alla promozione del
Presidio Slow Food della salsiccia tradizionale di
Palazzolo, hanno detto sistematicamente no alle seguenti
proposte ripetutamente promosse anche con corsi di
formazione, studiate e portate alla loro attenzione:
1) Promozione, produzione e vendita di latte con il sistema
del Latte Nobile;
2) Macelleria aziendale (avremmo potuto commercializzare
almeno il 50% della carne prodotta);
3) Assicurazione RCA per tutti i mezzi dei soci e dei
familiari a condizioni assai convenienti;
4) Acquisto suolo comunale per la realizzazione di una
stalla sociale;
5) Conferimento animali dei soci per commercializzazione;
6) Conversione al bio per produzione di vera qualità;
7) Campi sperimentali per produzione lupino in alternativa
alla soia OGM importata;
8) Gestione macello comprensoriale da trasformare in centro
agro-alimentare.
La vicenda del macello e la posizione di due amministratori
della cooperativa in particolare, hanno costituito la
classica goccia che fece traboccare il vaso, annullando in
un sol colpo il senso stesso di una iniziativa, alla quale
evidentemente, io e pochissimi altri credevamo.
Un'altra occasione perduta per un territorio che non crede
in se stesso, nelle sue risorse e neanche nella
disponibilità che molte persone, enti, ecc. hanno
manifestato nei confronti della Cooperativa Apollo.
E' singolare come nessuna azienda zootecnica di Palazzolo
produca il formaggio ragusano Dop nonostante che Palazzolo
faccia parte dei comuni ricompresi tra i produttori di quel
meraviglioso formaggio.
E' singolare quanto scandaloso che il Presidio Slow Food
della Salsiccia Tradizionale di Palazzolo, abbia già
esaurita la sua spinta propulsiva verso vere azioni di
sviluppo locale sostenibile.
A questo si aggiunga la spaccatura sociale che ha prodotto
l'attuale amministrazione comunale nella comunità, senza, di
contro, dopo oltre due anni di governo locale, trasmettere
un'idea di sviluppo e di progresso per la città e il
territorio.
No, non è un buon periodo della storia di Palazzolo e non vi
sono motivi validi per guardare positivamente al futuro.
Non esistono le forze politiche o sociali nel territorio
capaci di proporre idee, progetti, percorsi per uscire da
questa stagnazione paludosa e mefitica in cui si trova il
paese mentre lo stesso continua a guardarsi l'ombelico
rifiutando di credere alle proprie risorse esistenti e ai
tanti che vorrebbero, sia pur lontani, dare un proprio
contributo. Palazzolo ha perso, con l'emigrazione,
tantissime risorse e sembra che siano rimasti solo i
peggiori.