È bene ricordare innanzitutto che si è arrivati al
referendum perché il Parlamento, secondo Costituzione, ha
espresso la volontà di ridurre il numero dei parlamentari e
ha votato ben quattro volte (due volte al Senato e due volte
alla Camera), secondo procedura, la determinazione su tale
cambiamento costituzionale.
Nella quarta votazione il 95% dei parlamentari alla Camera
dei deputati ha votato per la modifica di questa parte della
Costituzione.
Adesso la parola è passata ai cittadini che decideranno in
via definitiva con un Si o con un No.
Adesso si dice e si scrive: Attentato alla Costituzione,
attacco al Parlamento e non che si mette in moto un
meccanismo per far funzionare meglio il nostro Parlamento
che non funziona bene e in modo efficace ed efficiente.
Lasciamo stare la stronzata di Di Maio circa il risparmio
economico, il ragazzo al massimo della sua “analisi” a
questo poteva arrivare. Pazienza.
Di certo il problema vero sta nella rappresentanza non nel
numero dei parlamentari che comunque va ridotto.
La questione vera sta nella legge elettorale attuale che non
consente agli elettori di scegliere i candidati; per cui è
bastato, ad esempio, il gratta e vinci nel M5S che una
persona diventi senatrice della Repubblica con appena 85
voti o un "esperto" informatico sottosegretario
all'agricoltura.
C’è quindi un problema di quantità, ovvero di gente che,
scelta dal partito, rimane da questo succube e al servizio,
non certo del popolo. E c’è un problema di qualità. Con un
numero più ridotto di parlamentari i partiti saranno
costretti a fare i partiti e non i clan di questo o quel
cosiddetto leader, e scegliere personale credibile,
possibilmente onesto e adeguato all'alto ruolo cui è
chiamato a svolgere.
Ma come sempre accade, i partiti tutti, l’hanno buttata in
politica con accuse, insinuazioni reciproche e allarmi
perchè si sta mettendo in pericolo la Democrazia. Per cui
parlano di casta, di attentato alla Costituzione, di attacco
ingiustificato al Parlamento.
Memoria corta ma responsabilità certa.
Probabilmente, mettiamola così, la cosa va vista con altri
occhi: ci sono un centinaio di miliardi da gestire e
spendere nei prossimi anni, grazie al Ricovery fund e forse
altri 37 miliardi con il Mes.
Si stanno organizzando e per far ciò occorre prima di tutto
far fuori questo governo, poi magari ci potrebbe essere
qualche sacerdote del capitalismo de “noantri” che potrebbe
gestire, in nome e per conto di quelli di sempre, questa
enorme massa di denaro con l’esclusivo obiettivo
gattopardesco che tutto cambi affinché nulla cambi.
E così sia.
Certo, non mi faccio illusioni che con questo governo si
possa parlare di nuovi paradigmi e di guardare al futuro in
termini di riconversione ambientale ed ecologica. Forse no
con questi qui. Forse.
Adesso immaginatevi la destra fascista di Salvini, Meloni,
Berlusconi al potere e a gestire tutti quei soldi. Pensate
poi al Covid e pensate alla gloriosa sanità del Nord e a
tutti i morti che ha generato la privatizzazione del settore
sanitario, con il dimezzamento dei posti letto ospedalieri,
la riduzione delle risorse alle strutture della sanità
pubblica e al ridimensionamento del ruolo del medico di
famiglia. Così vi potete fare un’idea di quale Stato lor
signori hanno in mente per questo disgraziato Paese che,
però può vantarsi del titolo di primo Pese al mondo per
analfabetismo di ritorno.
E ho detto tutto.