Leggo che la destra e (o se preferite insieme a) Renzi fanno
pressione perché le fabbriche riaprano, riproponendo di
fatto il conflitto tra salute e lavoro a favore della
seconda.
Il Paese perde ogni mese circa 100 miliardi di euro.
E' un fatto.
Pongo allora una domanda: se governasse la sinistra che
farebbe, sapendo che i tempi perché si risolva la vicenda
contagio non sono brevi? Ad essere ottimisti almeno sei mesi
dopo aver messo in produzione un vaccino che allo stato non
c'è e che tutti gli osservatori sanitari stimano in almeno
12-18 mesi per la scoperta e messa in produzione e poi
distribuzione di un vaccino.
Quindi, si può dire, che il problema circa un intervento
sull'economia per evitare un disastro trova una sua qualche
spiegazione e urgenza.
Si ritorna dunque a una domanda: Che fare?
La destra di questo disgraziato Paese ha, tra l'altro,
proposto: 1) Abrogazione plastic tax; 2) abrogazione sugar
tax; 3) Riapertura saldo e stralcio cartelle esattoriali; 4)
sospensione del codice degli appalti; 5) condono edilizio;
6) condono fiscale.
Poi ci sono le 10 proposte di Renzi
(https://notizie.virgilio.it/coronavirus-proposte-renzi-ital
…) per ripartire, come dice lui.
Ora, appare evidente che il dibattito si sta piano piano
infuocando e credo che sia necessario che la sinistra faccia
sentire il suo pensiero e le sue proposte di governo per
rilanciare l'economia. Non si ha, leggendo la stampa o i
media, alcuna percezione circa il pensiero della sinistra
((anche di Leu oggi al governo) nel breve e medio periodo
per fronteggiare e superare le difficoltà economiche
generate dal contagio.
Ripeto, la domanda è: se la sinistra fosse al governo che
farebbe?
Voglio pure precisare, riprendendo Bobbio che: "La sinistra,
mira a ridurre le diseguaglianze e a perseguire e conseguire
l’eguaglianza, mentre la destra prende atto dell’esistenza
di diseguaglianze e può giungere a valutarle positivamente
come premessa e come esito della competizione sociale ed
economica".
Tornando alla domanda distinguerei azioni di tipo generale
(es. diminuzione dei finanziamenti agli armamenti e missioni
militari, ecc. e potenziamento finanziamenti al settore
sanitario e alla ricerca scientifica; istituzione di una
sorta di Istituto di Riconversione Ambientale) da altre di
tipo contingente e immediato (es. contrasto alla povertà,
sostegno alle partite iva, ecc.).