Sono un dipendente della P.A. da quasi 41 anni e vorrei fare
una breve considerazione circa la produttività del lavoro
nella P.A. visto che molti miei amici anziché soffermarsi a
riflettere e discutere sullo studio dell'Università del
Piemonte Orientale e di Torino circa il numero di dipendenti
pubblici in Italia raffrontati con gli altri paesi europei
sono, direi inevitabilmente, entrati nel merito di come si
lavora nella P.A.
Da qui la presente riflessione.
Nella mia lunga carriera ho conosciuto persone, anche di
altre amministrazioni dello Stato o degli enti locali,
straordinarie, tecnici e amministrativi di valore e
tantissimi sfaticati, asini, incompetenti e cialtroni con la
premeditata idea che lo stipendio è un diritto sacrosanto e
il lavoro un'opzione. Moltissimi, troppi, sono entrati con
raccomandazioni.
Sostanzialmente chi vuole lavorare lavora chi non vuole non
lavora. E' un dato oggettivo non una suggestione.
La cosa su cui si punta l'attenzione è, quando succede, il
rispetto dell'orario di lavoro, ovvero si sta attenti al
contenitore. Sul contenuto zero.
Torniamo alla produttività del lavoro allora.
Dove sta il problema secondo me?
Nella dirigenza. Senza se e senza ma.
Voglio parlarvi della mia esperienza lavorativa.
Da qualche anno lavoro in un piccolo ufficio del MISE che si
occupa di cose assai importanti. In poco tempo circa due
anni, siamo diventati la prima Dipendenza d'Italia.
Nessuno ci ha detto quello che dobbiamo fare e molte delle
competenza che per legge sono affidate a uffici come il mio
non sono svolte perché non autorizzate nonostante le molte e
ripetute insistenze da parte nostra.
Effettuiamo mediamente, in 4 dipendenti, 54 controlli al
giorno. Dati che vengono immessi in un portale nazionale da
dove si può agevolmente controllare il lavoro che viene
fatto e dal quale si è estrapolata la graduatoria: Caserta,
Trento, Firenze, Palermo e poi via via le altre province.
Se non lavorassimo, va bene lo stesso. Facciamo i conti con
la nostra coscienza non con l'Amministrazione.
Il pane ce lo guadagniamo tutto.
Cosa voglio dire?
L'organizzazione sta alla base di tutto in una qualunque
struttura lavorativa, ancora di più nella P.A. dove una
cultura clientelare, piratesca e politicamente inquinata ha
generato la situazione che sta sotto gli occhi di tutti. Per
migliorare occorre che la dirigenza della P.A. sia
profondamente rinnovata e motivata.