Palazzolo patrimonio Unesco
Festa di San Sebastiano: è stata bellissima!
Non credevo ai miei occhi vedere padre Angelo e il
presidente del Comitato insieme prima dell’uscita della
reliquia del santo e poi anche della statua, consegnare le
borse di studio ad alcuni giovani palazzolesi con parte dei
cospicui fondi destinati ai fuochi d’artificio.
Per motivi di opportunità e solo per quest’anno il numero
delle borse è stato ridotto da dieci a cinque ma nel 2018
saranno 10.
Ecco i nomi dei fortunati palazzolesi:
Giovanni Pizzo, 20 anni, figlio di una nota azienda
zootecnica di Palazzolo; andrà per sei mesi tutto spesato,
ospite del Consorzio del vitellone Bianco dell’Appennino
Centrale per imparare come si gestisce e dirige un macello e
un centro agro alimentare;
Loredana Tanasi, 18 anni diplomata all’istituto alberghiero
di Palazzolo col massimo dei voti, andrà per sei mesi, tutto
spesato, in una cooperativa aderente a Legacoop e con il
supporto del GAL, di CNA e CIA, per imparare e dirigere un
laboratorio di trasformazione di frutta per preparare
marmellate e succhi;
Adriano Musso, 18 anni diplomato con il massino dei voti
all’Istituto agrotecnico di Palazzolo; andrà in Emilia
Romagna per sei mesi, tutto spesato, in una cooperativa
aderente a Legacoop e con il supporto del GAL, di CNA e CIA,
per imparare a dirigere un laboratorio di trasformazione del
suino e imparare come preparare prosciutti e salumi;
Marilena Rizza e Paolo Corsino, archeologa la prima e
dottore in gestione aziendale il secondo, laureati con il
massimo dei voti, andranno per sei mesi, tutto spesato, la
Rizza presso il Consorzio Arte’m net e la Cooperativa
Effetto Rete a Napoli per imparare come si fa a gestire beni
archeologici, monumentali e ambientali.
Corsino, presso la Cooperativa La paranza e il Consorzio
Arte’m in Campania si occuperà degli aspetti amministrativi
e organizzativi della futura cooperativa che andrà a gestire
i beni culturali di Palazzolo.
Il Consorzio arte’m net è stato costituito a Napoli nel
settembre del 2008 e ha per oggetto “la promozione e la
realizzazione di un network di imprese di eccellenza della
filiera della valorizzazione dei beni culturali, della
comunicazione integrata, del tempo libero, del turismo
culturale: per la prima volta, organicamente, imprese di
grande caratura professionale, patrimoniale, organizzativa e
tecnologica, scelgono di integrare energie e capitale umano
senza calcoli strumentali e egoismi aziendali: uno strumento
senza precedenti al servizio della emancipazione economica,
civile e culturale di un’area cruciale per le prospettive
del paese, dell’Europa, del Mediterraneo, e, più in
generale, per il radicamento di un modello di valorizzazione
‘di prossimità’ e di identità nella ‘penisola dei tesori’
che stenta a trovare una prospettiva credibile e sostenibile
il consorzio, nel suo insieme, esprime oggi oltre duecento
milioni di fatturato , almeno mille dipendenti stabili, con
sedi operative distribuite su tutto il territorio nazionale
e internazionale.
La cooperativa Effetto Rete, vanta nel proprio percorso, un
importante esperienza nella progettazione e realizzazione di
attività di promozione territoriale, che vanno dalla
gestione della didattica e della realizzazione di percorsi
di visita integrata di supporto al Parco Archeologico
Elea-Velia per conto del consorzio Arte’m di Napoli.
Collabora con fondazione Alario; con il Mibac –
soprintendenza per i beni archeologici Campania; con Parco
archeologico di elea-velia; con consorzi, Gal (gruppo di
azione locale) ed enti pubblici e privati per la
progettazione, comunicazione ambientale, valorizzazione,
promozione turistico-culturale e formazione.
La cooperativa sociale onlus La Paranza gestisce con enorme
successo (oltre 100 visitatori nel 2016) il Cimitero delle
Fontanelle a Napoli.
Obiettivo della missione dei due giovani palazzolesi è
quello di imparare come si fa a gestire un bene culturale,
archeologico dopo le dichiarazioni di disponibilità del
sindaco di Palazzolo, Carlo Scibetta e del dr. Gaetano
Pennino, dirigente generale del Dipartimento Regionale dei
Beni Culturali e dell’identità siciliana a dare in gestione
il castello medievale, i Santoni e il Museo Antonino Uccello
in prima battuta per poi assegnare, previa verifica sulla
gestione entro i successivi due anni, tutti gli altri beni.
Ma cos’è questo rumore? E’ scoppiata la guerra? No mi dice
mia moglie è a "sciuta" di San Sebastiano. Come ogni volta
ma non come sempre.
Stavo dormendo e sognavo.
Scusate.