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Titolo: 12 novembre. Forum e dintorni. Lettera aperta

Carissimi, i criteri di attuazione delle sopravvenute disposizioni legislative statali in materia di gestione dei rifiuti urbani, chiamate comunemente Linee Guida, proposte dall'assessore Ganapini e approvate dalla G.R. nella seduta del 15 ottobre 2008 (pubblicate sul BURC il 10/11/2008 n.45), hanno giustamente scatenato una serie di proteste (sul metodo e sul merito e pertanto in palese violazione della Convenzione di Aarhus), accompagnate da delusione e rabbia per aver dato credito alle istituzioni regionali, per non essere stati ascoltati e ignorati, generando una frustrazione per tanto lavoro, disponibilità e apertura dimostrata nei fatti in questi mesi verso il nuovo assessore regionale all'ambiente. Questi, a sua volta, appena giunto in Campania si era voluto subito incontrare con la società civile e i vari movimenti e associazioni presenti sul territorio regionale. Il 26 marzo scorso presso le Assise di Napoli e del Mezzogiorno gli fu consegnato un documento nel quale si indicavano al nuovo assessore alcune proposte minime ma di grande efficacia e di scarsa spesa che avrebbero dato un chiaro segnale di discontinuità col passato e una volontà di cambiamento in una direzione che l'urgenza dei fatti imponeva in un quadro di sostenibilità ambientale. Si ricorda per tutte la questione relativa ai rifiuti inerti. L'aver poi attivato il Forum regionale nel quale le varie componenti della società civile, produttiva, istituzionale, ecc. si siano potuti confrontare e sintetizzare anche percorsi comuni, fece ben sperare che una nuova stagione stesse per iniziare anche in questa disgraziata terra di Campania. Tutto ciò però non è stato e il documento della Regione mostra limiti culturali e di prospettiva, spiegabili (ma non giustificabili) solamente giacché tale atto si allinea, per una parte, ai dettami della legge ma, per l’altra, ad una logica partitica che ha reso questa regione ingovernabile o governabile solo per il soddisfacimento di interessi personali o di gruppo. Questo ci induce, però a fare un’altra considerazione. La rinnovata attenzione della società civile all’attività del governo regionale discendeva dalla forza e dalla credibilità di alcuni dei suoi assessori e non certo per l’attività in sé di una regione che ha da qualche tempo smarrito il legame con la gente e il territorio. Aver rinunciato a utilizzare tale forza e credibilità, da parte del presidente di Greenpeace, prof. ing. Walter Ganapini costituisce, a mio giudizio, un grave errore politico che ha consentito a quella casta di associare a loro tale personalità, anziché portare avanti un progetto coerente in materia di ciclo dei rifiuti e, più in generale, di politica ambientale. L’indignazione dunque è largamente giustificata, comprensibile e conseguente. A tutto ciò si aggiunge la percezione che la gestione del Forum, nominalmente affidata a dei coordinatori scelti dai partecipanti, sia stata eterodiretta nella sostanza da Guido Viale, con l’impressione che il Forum fosse divenuto una variabile dipendente dell’assessore Ganapini e trasformato in una sorta di ammortizzatore politico più che un vero luogo di conflitto culturale e politico e quindi sede istituzionale di elaborazione e di attento ascolto da parte dei rappresentanti delle istituzioni. Le accuse, i richiami, le polemiche verso Viale, provenienti da più parti, ne sono la clamorosa evidenza di questo stato di cose. A nessuno può sfuggire però, che il Forum, con tutti i limiti d’impostazione, con tutte le mancanze di sensibilità dimostrate verso strumenti di democrazia partecipata (le assenze di Bertolaso, Ganapini, Menegozzi, ecc. pur essendo stati invitati), dimostrano quanto sia in salita la strada della crescita della società campana e di una classe politica che risponde solamente ai loro sodali e a chi li ha collocati in quei posti di grande responsabilità. Il Forum non è però una graziosa concessione del Principe. E’ una conquista di una società civile che vuole il cambiamento. Di tanto dobbiamo essere consapevoli e non cedere. Se si pensa poi che, aldilà della forma (che in democrazia è sostanza, come ad esempio, l’organizzazione e la convocazione dei Forum in provincia di Salerno e Benevento, dove neanche i partecipanti al Forum regionale stesso sono stati avvisati o invitati), sia dal mondo sindacale, sia da quello imprenditoriale e istituzionale, tutti partecipanti al Forum, si siano alzate non poche voci di delusione, di condanna ma anche di proposte alternative e migliorative alle Linee guida della G.R., occorre riflettere tutti prima di prendere armi e bagagli, dimettersi e andarsene. Ed è proprio sui fatti e sulle proposte attorno alle quali dovremmo cercare un rilancio e una definizione di una strategia politica che potrebbe, sulla base di posizioni unitarie, bloccare e quindi migliorare, in consiglio regionale la proposta della giunta sui criteri di attuazione delle sopravvenute disposizioni legislative statali in materia di gestione dei rifiuti urbani di cui al citato atto del 15 ottobre u.s. Conclusioni. La mia proposta, sulla quale chiedo il confronto, si muove su due linee di lavoro: 1. rilancio e riqualificazione organizzativa del Forum; 2. elaborazione di un documento unitario tra tutte le componenti della società e delle istituzioni partecipanti al Forum quali emendamenti al documento Ganapini da presentare, quale proposta alternativa (un nuovo “blocco sociale”?) al Consiglio regionale della Campania. Vi ringrazio per l’attenzione.

 
   
   

  

   
   
   

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